martedì 19 luglio 2011

MINIGUIDA ALL'INSTALLAZIONE DI PARDUS 2011.1

"Pardus, chi era costui?" Ok, ok, lasciamo perdere le pseudocitazioni dotte e facciamo qualche premessa sulla distribuzione oggetto di questa guida. Mi aspetto che 1 su un 100 la conosca, ma Pardus è una piccola chicca che va conosciuta, soprattutto dai fan di KDE. Antefatto: la distro è il risultato del lavoro svolto dall'Istituto di Ricerca Nazionale di Elettronica e Criptologia del governo turco, il quale voleva un sistema operativo autosufficiente da poter gestire e plasmare alle proprie esigenze. La prima release risale al 2005, ma molta strada è stata fatta, quindi andiamo a scoprire Pardus 2011...


Pardus non è una derivata da nessuna delle distro più famose, ma utilizza il meglio del mondo opensource e crea diversi tool propri, a partire dal package manager PiSi, passando dall'installer YALI ed arrivando al configuratore desktop Kaptan.

Il tratto caratteristico di Pardus è l'automazione prevista per guidare l'utente ad ogni passo, rendendola veramente a prova di neofita. Altra particolarità è che l'unica variante prevista è quella con KDE. Già, niente Gnome, niente Xfce o quant'altro e non sono presenti nemmeno nei repo ed infatti qui tocchiamo il primo tasto dolente: la selezione dei pacchetti.

Tutte le applicazioni che gravitano attorno all'universo KDE sono presenti (oltre ad altre che sono elaborate dal team di Pardus), ma purtroppo manca tutto quello che normalmente gli utenti linux danno per scontato. D'altro canto troviamo nei repo ufficiali software di terze parti di largo utilizzo: Skype, Opera, Chrome, i font Microsoft e Flash.

Ultima perculiarità: le modalità di rilascio. Pardus viene rilasciata in versione Stable ogni due anni. Tra un rilascio e l'altro vengono rilasciati due maxi aggiornamenti tramite repo che "svecchiano" il parco software della distro, tipicamente il DE, il kernel e le varie applicazioni. Questo permette di avere un parco software aggiornato pur non avendo gli inconvenienti tipici di una rolling release.

Fatta la conoscenza, per sommi capi, con Pardus, vediamo di passare alla fase operativa
Scarichiamo la ISO installer di Pardus da qui, in base all'architettura che preferiamo:

32 bit
ftp://ftp.pardus.org.tr/pub/ISO/Kurulan/2011.1/Pardus-2011.1-Dama-Dama-i686.iso
64 bit
ftp://ftp.pardus.org.tr/pub/ISO/Kurulan/2011.1/Pardus-2011.1-Dama-Dama-x86_64.iso

NB: questa iso non prevede l'avvio in Live.

Una volta terminato il download, andiamo a creare una pennetta usb d'installazione (la pennetta dev'essere da almeno 2 giga)
Inserite la penna e, da terminale

32 bit
dd if=Pardus-2011.1-Dama-Dama-i686.iso of=/dev/sdX bs=4M

64 bit
dd if=Pardus-2011.1-Dama-Dama-x86_64.iso of=/dev/sdX bs=4M

ATTENZIONE: dopo "if" dovrete inserire il percorso ESATTO del file .ISO e dopo "of" il percorso esatto su cui è stata montata la penna usb.
Al posto di X dovrete inserire la lettera appropriata, determinabile tramite il comando

ls -l /dev/disk/by-label/

Una volta che il processo è terminato, riavviate il vostro netbook con la pennetta inserita.

INSTALLAZIONE
Avviando dalla pennetta, ci troveremo di fronte il menu d'avvio di Pardus. Con F2 selezioniamo la lingua italiana e proseguiamo.

La prima cosa che verrà chiesta è l'accettazione della licenza. Proseguite.

Passo successivo è il check del media d'installazione. Non è necessario, ma lascio a voi la scelta.

Le schermate successive riguarderanno il layout della tastiera, l'orario e relativa timezone, per arrivare al partizionamento. A questo punto non starò a dilungarmi troppo, anche perchè le varie voci sono piuttosto esaurienti.

Diciamo che se volete installare Pardus come sistema principale selezionate
"Use all space", ma ATTENZIONE tutti i dati presenti sul disco verranno cancellati.

In caso vogliate invece affiancare Pardus ad un altro sistema operativo selezionate "Shrink Current System"

L'ultima voce "Create custom layout" serve appunto per personalizzare la struttura delle partizioni che verranno create. Lascio a voi decidere la soluzione migliore per le vostre esigenze.

L'ultimo passo sarà configurare in bootloader: in caso di installazione unica lasciate pure i settings di default. Viceversa, nel multiboot è consigliato installare il bootloader di Pardus non nel mbr ma nella partizione in cui viene installato.

Una volta confermate tutte le scelte nella finestra di riepilogo, lanciate l'installazione! Pausa caffè...

Al termine dell'operazione vi verrà chiesto di riavviare, siate collaborativi e cliccate su "Restart"...

Con il riavvio vi troverete davanti alla richiesta di configurare il vostro account utente, la password di root ed il nome della vostra macchina.

Una volta impostato il tutto, veloce splashboot di KDE e... benvenuti in Pardus 2011.1! :D
Ad accoglierci troviamo Kaptan, il programma di personalizzazione del desktop creato dagli sviluppatori di Pardus.
Letteralmente presi per mano, potrete impostare il comportamento del mouse, il tema di plasma, le icone, che tipo di menu volete ed il wallpaper, tutto in un'interfaccia a prova di neonato.

Fatto? Perfetto, a questo punto potete godervi la vostra Pardus. L'implementazione di KDE è ottima, quindi chi ha già provato il DE del draghetto non avrà difficoltà. Ora un po' di linea di comando, giusto per familiarizzare con PiSi. Aprite il terminale e lanciate:

sudo pisi update-repo
sudo pisi upgrade

Con questi due comandi aggiornerete la cache dei pacchetti e, successivamente, la vostra nuova installazione.
La sintassi di PiSi è piuttosto intuitiva:

sudo pisi install nomepacchetto
sudo pisi remove nomepacchetto

non credo abbiano bisogno di spiegazioni, ma per ogni utilizzo specifico vi rimando all'apposito wiki http://en.pardus-wiki.org/Pisi_CLI_Usage

FANCONTROL
La procedura è la solita:
sudo pisi install lm_sensors
poi
su -
pwmconfig

Una volta terminata la procedura, dovrebbe essersi salvato il file /etc/fancontrol
Se così non dovesse essere o dovesse essere vuoto, ripetete la procedura a pc caldo.

A cose fatte, sempre come utente root:
kwrite /etc/conf.d/local.start

Nel file che si aprirà, in fondo inserite la stringa

fancontrol &

Salvate, chiudete e riavviate!

Come detto in apertura, il bello di Pardus è la sua completezza out-of-the-box. Vi troverete già installati i codec più utilizzati, Flash ed altro software di uso comune che difficilmente si riscontrano nell'installazione dafault di altre distro. Il contraltare è una drastica carenza di pacchetti, a meno di non limitarsi a KDE e dintorni. Posso solo consigliarvi di provarla e poi decidere, merita un'occhiata...

Risorse utili:
Forum: http://worldforum.pardus-linux.nl/
Sito ufficiale: http://www.pardus.org.tr/eng/

6 commenti:

  1. Distro interessante, mi stavo appunto chiedendo cosa fare della partizione di fedora 15... ;D

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  2. @Laycastle
    Ottimo! Provala e poi facci sapere... :)

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  3. Questa distro è fantastica, l'ho usata per un pò qualche anno fà...
    alfiere come è ora la situazione? ancora solo kde e poca comunity internazinale?
    Non è facile capire qualcosa dai turchi xD

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  4. @Valantin
    Confermo, la versione ufficiale è solo KDE, anche un community-team chiamato "CoMaK" ha creato alcune iso con le varianti Gnome, Xfce e Lxde.

    Per quanto riguarda i turchi, hanno la buona abitudine di avere forum e documentazione in inglese (oltre al turco, ovviamente). Chiaro che non c'è una vera comunità internazionale, anche se in Germania sembra particolarmente apprezzata, con tanto di repo dedicato.

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  5. Innanzitutto complimenti ad Alfierenero per questa guida,era da tempo che da buon kdeista avevo intenzione di provare questa distro di cui si parla un gran bene,ma per un motivo o per l'altro rimandavo sempre,grazie a questa guida invece ho trovato una buona scusa ed oggi l'ho installata per provarla sul piccolino,ottima impressione generale,dopo un pò di sani aggiustamenti l'ho portata a consumare 155 mb di ram all'avvio,come dice alfiere kde sembra molto curato,ovviamente mi viene automatico paragonarla con chakra e già ho intravisto alcuni pro ed alcuni contro confrontando le due distro,filosofie simili scelte diverse,questo è il bello di linux,cmq non voglio entrare qui nei particolari di un confronto tra le due,qui dico solo che Pardus è un ottima distro per quel che mi pare,la proverò in modo più approfondito e magari se mi vien voglia scriverò un articolo con un confronto sul mio blog.
    Complimenti alfiere e grazie per averci fatto conoscere meglio una delle distro kde migliori e meno conosciute ;)

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EDIT 30/12/2017: abbiamo deciso di chiudere i commenti ma lasciare le guide intatte.

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