venerdì 17 dicembre 2010

Guida all'installazione di Archlinux su Netbook - Parte 2

Parte 2 - Ambiente Grafico e Ottimizzazioni Varie


Bene, se siete arrivate qua vuol dire che siete a buon punto :) Ricapitolando, finora avete imparato come ci si muove nell'installer testuale, come si aggiorna il sistema e come si installano i pacchetti con pacman, e anche alcune differenze sui diversi tipi di kernel disponibili. Ora avete il sistema già configurato alla perfezione per metterci sopra il vostro DE preferito.

Da quando ho scoperto Arch, cioè da dicembre 2008, ho usato per la maggior parte del tempo GNOME, anche se per qualche mese sul netbook ho preferito passare ad Openbox e in questo momento sto provando KDE. La scelta di KDE a primo impatto non è ottimale per un hardware ristretto come quello dei netbook, ma in Arch è pacchettizzata in modo particolare, infatti il nostro dev italiano Bash, manutentore di questo DE, ha cercato di renderlo il più modulare possibile dando la possibilità di un'attenta selezione dei pacchetti, soluzione in piena filosofia KISS.
Per i DE seguenti vi indicherò solo i gruppi da installare, poi sta a voi decidere che pacchetti installare. Do per scontato che se volete un'ambiente completo, installerete tutto il gruppo, se invece prediligete la leggerezza, filtriate i pacchetti che tanto i nomi sono gli stessi, o al più molto simili, di tutte le altre distribuzioni.

Ultima cosa prima di iniziare, vista la natura della distribuzione ci sono più modi per avviare l'ambiente grafico, sia loggandosi da shell e avviando X manualmente, sia facendo partire un display manager come demone che da inittab. Io ho scelto il 3° metodo che è il più semplice e adatto alla maggior parte degli utenti. Chi vuole usare il primo metodo credo non abbia bisogno di seguire questa guida :D

Guida all'installazione di Archlinux su Netbook - Parte 1

 Parte 1 - Live, X e Kernel


Nella odierna lotta alla distro migliore ultimamente sta prendendo sempre più piede Arch Linux, una distribuzione che basa le sue fondamenta sulla semplicità, la quale permette di ottenere delle prestazioni difficili da raggiungere con distro più user-friendly come Ubuntu, Mandriva o Suse.
La non diffusione alla massa di questa distribuzione è data dall'installer testuale e dalla non automatizzazione di operazioni che altre distro effettuano senza che l'utente se ne accorga. Per esempio dopo un installazione di un nuovo kernel bisogna aggiungere a mano la voce in menu.lst, e dopo l'installazione di un programma se provvisto di demone, bisogna aggiungerlo a mano per averlo attivo dal boot.
Come dalle premesse, Arch non è una distro per tutti, è un impegno poichè è rolling release (mai più formattoni ogni 6 mesi!) e bisogna fare attenzione a dei particolari che verranno discussi più avanti nella guida.
Questa guida è scritta per eeepc, ma visto che l'hardware dei netbook è molto simile, è valida per la grande maggioranza di questi dispositivi.

sabato 11 dicembre 2010

Scaliamo il nostro processore con un semplice script

Siete stufi di quella inutile applet che brutta il bellissimo pannello di Gnome, appesantendo il sistema con uno spropositato consumo di ram? Siete stanchi di vedere quei tipacci di KDE o, peggio ancora, quelli di Xfce vantarsi dei loro migliori sistemi di gestione della CPU ed in generale della gestione energetica? Ecco quello che fa per voi!

Il sistema qui proposto si basa su uno script talmente banale che sono stato in grado di crearlo io stesso, che sono tutt'altro che esperto, ed è in grado di funzionare su tutti i Desktop Environment, su tutte le distro e su tutti i computers. L'unico prerequisito è disporre di un processore che supporti lo scaling.
Lo usavo pure sul mio defunto portatilone (sia pace alla CPU sua!), che, è bene precisarlo, non è passato a miglior vita proprio a causa dello script! :-D
Tuttavia, se vi esplode il pc, non sarò considerato io il responsabile!

giovedì 2 dicembre 2010

Fstab, configurazione migliore?

Durante l'ottimizzazione della nostra distro preferita è inevitabile arrivare al punto di modificare le opzioni di mount delle partizioni. Il file di configurazione si trova in /etc/fstab, la sintassi è molto semplice ma in giro per la rete ci sono svariate decine di configurazione diverse. Che opzioni è meglio aggiungere? Mi devo fidare?

Visto che voi vi fidate di me (ci mancherebbe altro :D) vi propongo delle configurazioni che potrebbero andare bene per la maggior parte delle installazioni. Presuppongo che abbiate installato su filesystem ext4 e andremo a spulciare proprio la sua sezione di man mount.