
Con questa guida, potrete finalmente riuscirci ed anzi, alla fine, vi accorgerete che le vostre 'paure' erano del tutto ingiustificate e che anzi installare Debian è molto più facile di quanto si pensi!
Fondata in ultima analisi sulle wiki ufficiali, questa guida è stata testata con pieno successo su più modelli e da tanti amici, ma, paradossalmente, non dal sottoscritto, che a suo tempo ha utilizzato l'installer basato su Lenny, che presentava problemi del tutto diversi e, aggiungo, un po' più complessi.
Non sarò comunque considerato responsabile di qualsiasi danno ai vostri pc.
Quindi, buona lettura e buona Debian!
Prolegomena
Media di installazione
Fra le tante modalità di installazione disponibile, ho programmaticamente scelto la via più "lunga" e "difficile", ritenendo che, in questo modo, il lettore potrà ottenere un sistema più leggero e personalizzato e, quel che più conta, imparare di più.
L'utente, in effetti, può scegliere fra tanti media:
Una cosa che consiglio sempre è di consultare questo LINK, soprattutto se si dispone di modelli recentemente usciti, per verificarne il supporto: non dovrebbero esserci problemi, ma, come si suol dire, non si sa mai! È comunque preferibile leggere la sezione inglese, poiché più aggiornata di quella italiana.
L'utente, in effetti, può scegliere fra tanti media:
- businesscard: installer per i micro CD, che provvedere a scaricare ed installare dalla rete i pacchetti
- netinst: come il precedente, ma di formato un po' più grande
- Iso CD: CD completi (il set contiene tutto quanto disponibile nei repos, ma, ai fini dell'installazione, basta il primo, che installa automaticamente Gnome; nella stessa pagina è comunque possibile scaricare i CD1 corrispondenti per Kde e Xfce/Lxde)
- Iso DVD
- Live CD
Una cosa che consiglio sempre è di consultare questo LINK, soprattutto se si dispone di modelli recentemente usciti, per verificarne il supporto: non dovrebbero esserci problemi, ma, come si suol dire, non si sa mai! È comunque preferibile leggere la sezione inglese, poiché più aggiornata di quella italiana.
Struttura della distribuzione
È bene ricordare che il mondo Debian si articola in un ramo stable (attualmente arrivato alla versione 6, denominata Squeeze) ed in due di sviluppo, detti rispettivamente testing ed unstable e finalizzati al rilascio della successiva stable.
Il ciclo di sviluppo dura più o meno due anni e comporta la progressiva e successiva integrazione di nuovi kernels, nuove funzionalità, nuovi (o nuove versioni di) programmi, ma anche, e soprattutto, la soluzione di vecchi e nuovi bugs e falle di sicurezza, e si completa quando il numero di bugs critici si azzera. Si suole dire, e non è una battuta, che la stable viene rilasciata "quando è pronta"! ;)
Durante questo ciclo, i singoli pacchetti seguono un iter rigorosissimo: immessi in prima istanza nel ramo Unstable, vi rimangono per un numero variabile di giorni, che varia da una manciata fino ad anche gli oltre trenta, alla fine dei quali vengono trasferiti in Testing, ma solo se viene rispettata una serie di requisiti di stabilità e sicurezza (in pratica, nessun bug significativo segnalato!). È logico che gli stessi pacchetti possono essere aggiornati più e più volte nel corso degli anni di sviluppo.
Sarà proprio questa stessa Testing, alla fine del ciclo di sviluppo, a diventare la nuova Stable.
I singoli rami sono identificati in base al ramo appunto oppure in base ad un nome in codice (desunto dai personaggi del cartoon Toy Story). La seguente tabella riassume la situazione attuale:
Uno di questi "nomi" compare nella lista dei repositories contenuta nel file /etc/apt/sources.list ed è sulla base di quello ivi presente che il sistema seleziona le versioni dei pacchetti da scaricare ed installare.
Il principio è semplicissimo: se, ad esempio, nel suddetto file abbiamo squeeze, il nostro sistema seguirà tutta la vita di questa release, dallo sviluppo, al successivo stato di freeze, fino al rilascio definitivo ed alla fine del suo ciclo di vita; se, invece, abbiamo testing, saremo sempre legati a questo ramo di sviluppo, qualunque sia il suo nome.
In pratica, però, cosa significa avere un ramo di sviluppo o avere un ramo stabile?
È bene precisare sin da subito che Debian consiglia ufficialmente di utilizzare il corrente ramo stable ed in effetti una stable di Debian assicura e garantisce la massima stabilità oggi disponibile sul "mercato", proprio grazie alla cura maniacale del dettaglio che caratterizza la sua stessa politica, anche se al prezzo di una relativa "arretratezza", che può aumentare vista la ridotta frequenza di rilasci.
Per questi motivi l'utente desktop, smanioso di ottenere in tempo reale tutte le novità che vengono continuamente introdotte nel mondo linux, spesso preferisce orientarsi su uno dei rami di sviluppo.
Questa scelta non deve essere considerata "folle", poiché, a dispetto del nome, i due rami di sviluppo sono meno "instabili" e "insicuri" di quanto si pensi ed anzi, sotto certi aspetti, sono ben più stabili delle coeve distro regolarmente rilasciate.
Sia ben chiaro però che usare un ramo di sviluppo significa:
Ad onor del vero, a dispetto di quanti continuano a criticare Debian per la sua arretratezza, ivi è comunque possibile installare versioni di pacchetti più recenti, prelevandoli da uno dei rami più avanzati, con una tecnica denominata pinning (su cui cf. DOCUMENTAZIONE UFFICIALE, WIKI UFFICIALE, ALTRA BUONA GUIDA).
In particolare, sono disponibili
In ogni caso, disporre anche del repo Testing è altamente consigliato per chi usa Sid, visto che può capitare di trovarsi costretti a "retrocedere" determinati pacchetti particolarmente bacati ad una versione precedente funzionante (si veda in fondo alla guida).
Il ciclo di sviluppo dura più o meno due anni e comporta la progressiva e successiva integrazione di nuovi kernels, nuove funzionalità, nuovi (o nuove versioni di) programmi, ma anche, e soprattutto, la soluzione di vecchi e nuovi bugs e falle di sicurezza, e si completa quando il numero di bugs critici si azzera. Si suole dire, e non è una battuta, che la stable viene rilasciata "quando è pronta"! ;)
Durante questo ciclo, i singoli pacchetti seguono un iter rigorosissimo: immessi in prima istanza nel ramo Unstable, vi rimangono per un numero variabile di giorni, che varia da una manciata fino ad anche gli oltre trenta, alla fine dei quali vengono trasferiti in Testing, ma solo se viene rispettata una serie di requisiti di stabilità e sicurezza (in pratica, nessun bug significativo segnalato!). È logico che gli stessi pacchetti possono essere aggiornati più e più volte nel corso degli anni di sviluppo.
Sarà proprio questa stessa Testing, alla fine del ciclo di sviluppo, a diventare la nuova Stable.
I singoli rami sono identificati in base al ramo appunto oppure in base ad un nome in codice (desunto dai personaggi del cartoon Toy Story). La seguente tabella riassume la situazione attuale:
Stable | Squeeze |
Testing | Wheezy |
Unstable | Sid |
Uno di questi "nomi" compare nella lista dei repositories contenuta nel file /etc/apt/sources.list ed è sulla base di quello ivi presente che il sistema seleziona le versioni dei pacchetti da scaricare ed installare.
Il principio è semplicissimo: se, ad esempio, nel suddetto file abbiamo squeeze, il nostro sistema seguirà tutta la vita di questa release, dallo sviluppo, al successivo stato di freeze, fino al rilascio definitivo ed alla fine del suo ciclo di vita; se, invece, abbiamo testing, saremo sempre legati a questo ramo di sviluppo, qualunque sia il suo nome.
In pratica, però, cosa significa avere un ramo di sviluppo o avere un ramo stabile?
È bene precisare sin da subito che Debian consiglia ufficialmente di utilizzare il corrente ramo stable ed in effetti una stable di Debian assicura e garantisce la massima stabilità oggi disponibile sul "mercato", proprio grazie alla cura maniacale del dettaglio che caratterizza la sua stessa politica, anche se al prezzo di una relativa "arretratezza", che può aumentare vista la ridotta frequenza di rilasci.
Per questi motivi l'utente desktop, smanioso di ottenere in tempo reale tutte le novità che vengono continuamente introdotte nel mondo linux, spesso preferisce orientarsi su uno dei rami di sviluppo.
Questa scelta non deve essere considerata "folle", poiché, a dispetto del nome, i due rami di sviluppo sono meno "instabili" e "insicuri" di quanto si pensi ed anzi, sotto certi aspetti, sono ben più stabili delle coeve distro regolarmente rilasciate.
Sia ben chiaro però che usare un ramo di sviluppo significa:
- accettare la possibilità di incorrere in qualche baco (più grossi e frequenti in Sid, ma non assenti in Testing)
- accettare l'idea di dover studiare eventuali novità che i nuovi pacchetti possono volta per volta apportare e tali da imporci interventi a mano di adeguamento
- accettare l'idea di diventare schiavi di aggiornamenti su aggiornamenti, con decine e decine di pacchetti, spesso più di una volta al giorno
Ad onor del vero, a dispetto di quanti continuano a criticare Debian per la sua arretratezza, ivi è comunque possibile installare versioni di pacchetti più recenti, prelevandoli da uno dei rami più avanzati, con una tecnica denominata pinning (su cui cf. DOCUMENTAZIONE UFFICIALE, WIKI UFFICIALE, ALTRA BUONA GUIDA).
In particolare, sono disponibili
- Repository dei Backports --> se si usa la Stable (GUIDA)
- Repository di Sid/Experimental --> se si usa la Testing
- Repository Experimental --> se si usa Sid o la stessa Testing (GUIDA)
In ogni caso, disporre anche del repo Testing è altamente consigliato per chi usa Sid, visto che può capitare di trovarsi costretti a "retrocedere" determinati pacchetti particolarmente bacati ad una versione precedente funzionante (si veda in fondo alla guida).
Preparazione
Se abbiamo a disposizione un lettore cd esterno, possiamo limitarci a masterizzare la iso prescelta su cd/dvd e ad utilizzare quest'ultimo per l'installazione; altrimenti, dovremo crearci un pennino bootable tramite la procedura sotto indicata.
Netinst/Businnescard
Scarichiamo la iso prescelta (netinst o businnescard), dell'architettura desiderata (i386 o AMD64, a seconda del processore: consiglio comunque i386), da uno di questi link:
Quindi, collegate al vostro pc il supporto usb sul quale intendete caricare la .iso e subito dopo date sul terminale il comando
Ora, anche se non strettamente necessario, consiglierei di smontare la chiavetta, dando da root
Infine, non dovete fare altro che copiare nel pennino la .iso con il seguente comando:
NOTA BENE: se utilizziamo questo metodo, alla fine dell'installazione sarà necessario editare il file /etc/fstab ed eliminare la riga relativa al CD/DVD. Se non lo faremo, i supporti USB non saranno riconosciuti correttamente.
$ dmesg | tailper individuarne il device del supporto: dovrebbe risultare qualcosa come sdb.
Ora, anche se non strettamente necessario, consiglierei di smontare la chiavetta, dando da root
# umount /dev/sdXsostituendo sdX con la lettera precedentemente identificata del nostro pennino.
Infine, non dovete fare altro che copiare nel pennino la .iso con il seguente comando:
# dd if=/percorso-esatto-alla-iso of=/dev/sdXNOTA BENE: è di estrema importanza che il device del pennino sia del tipo /dev/sdb e NON /dev/sdb1 e ricordate inoltre che il comando dd formatterà il device verso cui è indirizzato e che quindi conviene farsi un backup di quanto eventualmente in esso contenuto e, soprattutto, che non sarebbe cosa buona... sbagliare device!
NOTA BENE: se utilizziamo questo metodo, alla fine dell'installazione sarà necessario editare il file /etc/fstab ed eliminare la riga relativa al CD/DVD. Se non lo faremo, i supporti USB non saranno riconosciuti correttamente.
Live CD
Il vantaggio di questo medium è che esso ha precaricati gli eventuali firmwares proprietarii necessari per alcuni dispositivi presenti negli eeepc, i quali sono esclusi dalle immagini ufficiali per motivi legali (ma possono essere facilmente aggiunti a mano da chi ne ha necessità).
Con questo sistema, otterremo una lxde preimpostata, con GDM (non GDM3!), Synaptic, Network-Manager-Gnome, Gnome-Bluetooth e gestore energetico di Gnome, ma l'installer è quello solito, dunque ci sarà comunque possibile personalizzare l'installazione come vogliamo, anche seguendo i consigli di questa guida.
Inutile aggiungere che questo è il sistema infinitamente più agevole per chi, erroneamente, non si ritiene all'altezza di affrontare l'installazione di Debian.
Quello che si deve fare è scaricare nella propria home la iso da questo LINK, quindi identificare il pennino secondo le modalità indicate nella sezione precedente, smontarlo e dare sul terminale
Con questo sistema, otterremo una lxde preimpostata, con GDM (non GDM3!), Synaptic, Network-Manager-Gnome, Gnome-Bluetooth e gestore energetico di Gnome, ma l'installer è quello solito, dunque ci sarà comunque possibile personalizzare l'installazione come vogliamo, anche seguendo i consigli di questa guida.
Inutile aggiungere che questo è il sistema infinitamente più agevole per chi, erroneamente, non si ritiene all'altezza di affrontare l'installazione di Debian.
Quello che si deve fare è scaricare nella propria home la iso da questo LINK, quindi identificare il pennino secondo le modalità indicate nella sezione precedente, smontarlo e dare sul terminale
# dd if=eeepc-live-1.1~rc1-hybrid.iso of=/dev/sdX # syncPer ulteriori informazioni ed altre modalità di preparazione del pennino avviabile (anche da Windows) rimando alle seguenti wiki:
Installazione di Debian
Ricordiamoci che per l'installazione è necessaria una connessione ad internet funzionante.
Oramai, l'installer di Squeeze supporta nativamente il wifi per molti, se non tutti, i modelli di eeepc, ma noi consiglieremo ugualmente di utilizzare per l'installazione il cavo di rete, che ci consentirà di avere una connessione più veloce e stabile. Tuttavia, se utilizzeremo il wifi, alla fine ci ritroveremo la connessione in questione già configurata e pronta per l'uso.
Comunque, sarà bene avviare con
Nel seguito, descriverò i passi salienti, omettendo quelli più "complessi", nei quali il lettore, se non ha esigenze specifiche, potrà limitarsi a confermare le opzioni predefinite e ad andare avanti nell'installazione, secondo il principio: se non sai cos'è, significa che non ti serve! :D
NOTA BENE: Sul 701, è necessario avviare la modalità di installazione per esperti, dal momento che quella di default non riesce a partire per il mancato riconoscimento della risoluzione del monitor.
Oramai, l'installer di Squeeze supporta nativamente il wifi per molti, se non tutti, i modelli di eeepc, ma noi consiglieremo ugualmente di utilizzare per l'installazione il cavo di rete, che ci consentirà di avere una connessione più veloce e stabile. Tuttavia, se utilizzeremo il wifi, alla fine ci ritroveremo la connessione in questione già configurata e pronta per l'uso.
Comunque, sarà bene avviare con
- pennino usb inserito
- wifi acceso (entrate nel bios e, per sicurezza, abilitate tutti i devices)
- cavo di rete inserito (obbligatorio per quei modelli per i quali gli installers non supportano nativamente il wifi)
Nel seguito, descriverò i passi salienti, omettendo quelli più "complessi", nei quali il lettore, se non ha esigenze specifiche, potrà limitarsi a confermare le opzioni predefinite e ad andare avanti nell'installazione, secondo il principio: se non sai cos'è, significa che non ti serve! :D
NOTA BENE: Sul 701, è necessario avviare la modalità di installazione per esperti, dal momento che quella di default non riesce a partire per il mancato riconoscimento della risoluzione del monitor.
Fasi iniziali dell'installazione
Si comincia con i settaggi per la lingua, quindi l'installer passa a fare una scansione dell'hardware e, se non avete una scheda wifi strana, vi porterà a scegliere fra:
Stessa cosa per il wifi, ma dovrete conoscere l'ESSID del vostro access point (ovvero, il nome della rete wifi) e il metodo di criptazione (se Wep oppure WPA), poiché il sistema non sarà in grado di proporvelo da sé. Digitate l'eventuale password e aspettate la ricerca di un server dhcp. Se invece avete una rete wifi settata con ip statici, allora aspettate la scansione per il dhcp, la notifica di fallimento (ovvio!), date invio e scegliete di configurare la rete manualmente (ip, maschera di rete, gateway e dns).
Date un nome al vostro pc (es.: eeepc) e inserite il "nome dominio" (io ho scelto di lasciar vuota quest'ultima voce).
Scegliete la nazione del mirror per i repo di debian (Italia va benissimo) e il mirror (ftp.it.debian.org è ok).
Inserite il proxy (se non sapete cos'è, saltatelo: non vi serve!) e aspettate.
- eth0 per la scheda rete
- ath0, ra0 o, più probabilmente, wlan0 per la scheda wireless
Stessa cosa per il wifi, ma dovrete conoscere l'ESSID del vostro access point (ovvero, il nome della rete wifi) e il metodo di criptazione (se Wep oppure WPA), poiché il sistema non sarà in grado di proporvelo da sé. Digitate l'eventuale password e aspettate la ricerca di un server dhcp. Se invece avete una rete wifi settata con ip statici, allora aspettate la scansione per il dhcp, la notifica di fallimento (ovvio!), date invio e scegliete di configurare la rete manualmente (ip, maschera di rete, gateway e dns).
Date un nome al vostro pc (es.: eeepc) e inserite il "nome dominio" (io ho scelto di lasciar vuota quest'ultima voce).
Scegliete la nazione del mirror per i repo di debian (Italia va benissimo) e il mirror (ftp.it.debian.org è ok).
Inserite il proxy (se non sapete cos'è, saltatelo: non vi serve!) e aspettate.
Partizionamento
Do per scontato che sappiate cosa sia un partizionamento (quello guidato cancella l'intero hard disk, per cui, secondo me, è meglio quello manuale, a meno che non ve ne freghi nulla, ovviamente), per cui andiamo avanti.
Configurazione utenti
Debian a questo punto installerà il sistema base, per cui lasciate fare.
Appena finito vi verrà chiesto di impostare la password di root (debian abilita l'utente root, a differenza di Ubuntu) e di confermarla.
Quindi il sistema vi chiederà il vostro nome e cognome e, in seguito il nome dello user e la relativa password.
Vi verrà chiesto, infine, se vorrete partecipare all'indagine sull'uso dei pacchetti, leggetevi bene l'informativa e decidete a vostra discrezione: io ho scelto di non partecipare.
Appena finito vi verrà chiesto di impostare la password di root (debian abilita l'utente root, a differenza di Ubuntu) e di confermarla.
Quindi il sistema vi chiederà il vostro nome e cognome e, in seguito il nome dello user e la relativa password.
Vi verrà chiesto, infine, se vorrete partecipare all'indagine sull'uso dei pacchetti, leggetevi bene l'informativa e decidete a vostra discrezione: io ho scelto di non partecipare.
Installazione pacchetti e Boot Loader (GRUB)
Finalmente siamo alla scelta del software da installare (si seleziona con la barra spaziatrice, si conferma la scelta finale con invio).
Si consiglia di
Dopo qualche minuto, vi verrà chiesto se installare GRUB nel master boot record. Se non avete idea di cosa rispondere, allora la risposta più corretta è "sì", altrimenti decidete in base alla vostra configurazione.
L'installazione è finita, levate la penna usb e date invio su Continua. Il sistema si riavvierà e vi troverete in Gnome o, se non avete installato l'ambiente desktop, davanti ad un prompt. Anche in questo caso, dovrete dare login e password per accedere come utenti.
Si consiglia di
- selezionare (o lasciare selezionato) Sistema Standard
- selezionare (o lasciare selezionato) Computer portatile (per la gestione della batteria etc.)
- DESELEZIONARE Ambiente desktop
- Ambiente desktop installa di default Gnome, ma, se volessimo altro desktop (es. KDE)...
- potremo fare un'installazione minimale Gnome, depurata di molte cose inutili
- risparmieremmo tempo nel caso in cui intendessimo fare il salto da una versione ad un'altra
Dopo qualche minuto, vi verrà chiesto se installare GRUB nel master boot record. Se non avete idea di cosa rispondere, allora la risposta più corretta è "sì", altrimenti decidete in base alla vostra configurazione.
L'installazione è finita, levate la penna usb e date invio su Continua. Il sistema si riavvierà e vi troverete in Gnome o, se non avete installato l'ambiente desktop, davanti ad un prompt. Anche in questo caso, dovrete dare login e password per accedere come utenti.
Primissime configurazioni del sistema
Aggiornamento del Grub
Talvolta, ma soprattutto in passato, al primo avvio dopo l'installazione non compare nell'elenco del grub l'eventuale voce per windows o altro sistema operativo. Se si verifica questa situazione, non abbiate timore! Loggatici come root, date
# os-prober # update-grube tutto in genere si risolverà da sé.
Impostazione del sudo
È un'operazione che alcuni sconsigliano, poiché apporterebbe un certo rischio di sicurezza. Ad ogni modo, se volete impostarlo, procedete nel modo seguente, dando nell'ordine i seguenti comandi:
Comunque sia, nel seguito dell'esposizione i comandi di amministrazione saranno indicati senza il sudo e presupponendo il terminale di root. Il lettore inesperto sappia che il simbolo # indica il prompt di un terminale di root, mentre il simbolo $ quello di un teminale di utente: pertanto, i comandi preceduti da $ non necessitano di privilegi di amministratore.
$ su - ## per loggarci come root # dhclient eth0 ## per effettuare la connessione in DHCP # aptitude install sudo # visudoed aggiungete in fondo la riga
vostro_nome_utente ALL=(ALL) ALLsostituendo vostro_nome_utente con il nome con cui vi loggate; Ctrl+O e invio per salvare e Ctrl+X per uscire da visudo. Digitiamo exit nel terminale, per tornare al nostro utente.
Comunque sia, nel seguito dell'esposizione i comandi di amministrazione saranno indicati senza il sudo e presupponendo il terminale di root. Il lettore inesperto sappia che il simbolo # indica il prompt di un terminale di root, mentre il simbolo $ quello di un teminale di utente: pertanto, i comandi preceduti da $ non necessitano di privilegi di amministratore.
Installazione degli eeepc-acpi-scripts
Installiamo sin da subito il pacchetto eeepc-acpi-scripts, necessario per gestire gli acpi dei nostri pc.
Fino alla versione 1.1.10 compresa, l'installazione di questo pacchetto comportava l'automatica rimozione di acpi-support, ma, dalla v. 1.1.11, ciò non succede più ed anzi i due convivono perfettamente. Poco importa: lasciate fare al sistema! ;)
Fino alla versione 1.1.10 compresa, l'installazione di questo pacchetto comportava l'automatica rimozione di acpi-support, ma, dalla v. 1.1.11, ciò non succede più ed anzi i due convivono perfettamente. Poco importa: lasciate fare al sistema! ;)
Caricamento del modulo eeepc-laptop su modelli con bios per Seven
Nei modelli di eeepc con Seven o comunque con installato un bios compatibile per Seven, risulta impossibile caricare il modulo del kernel eeepc-laptop, con il conseguente malfunzionamento degli acpi.
La soluzione consiste nell'aggiungere un parametro al grub, in modo da forzare il caricamento di questo modulo. Da root diamo
Su alcuni modelli, ad esempio il 1005pe, potrebbero esserci malfunzionamenti con i tastini per la luminosità ed in particolare con i relativi OSD. In tal caso, è sufficiente aggiungere nella stessa stringa anche la voce acpi_backlight=vendor, in modo da avere
La soluzione consiste nell'aggiungere un parametro al grub, in modo da forzare il caricamento di questo modulo. Da root diamo
# nano /etc/default/grube trasformiamo la riga che ci interessa da così:
GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="quiet"a, più o meno, così (fatte salve eventuali ulteriori aggiunte):
GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="quiet acpi_osi=Linux"Quindi, sempre da root, aggiorniamo grub:
# update-grubAl riavvio, tutto dovrebbe funzionare perfettamente.
Su alcuni modelli, ad esempio il 1005pe, potrebbero esserci malfunzionamenti con i tastini per la luminosità ed in particolare con i relativi OSD. In tal caso, è sufficiente aggiungere nella stessa stringa anche la voce acpi_backlight=vendor, in modo da avere
GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="quiet acpi_osi=Linux acpi_backlight=vendor"
Installazione del Desktop Environment
Se non vogliamo rimanere con un sistema tutto a riga di comando, potrebbe essere utile installare un Desktop Environment (DE) o, più semplicemente, un Window Manager (WM), tra i tanti disponibili su Linux. Io utilizzo Gnome ed OpenBox/Lxde, ma fornisco di seguito alcune rapide indicazioni anche per altri ambienti.
Mi permetto di consigliare ai novizi di ricorrere direttamente a sistemi completi e collaudati come Gnome o Kde. Gli altri, per quanto belli e leggeri, richiedono infatti un certo grado di esperienza: un novizio, molto probabilmente, avrà difficoltà anche solo a capire di cosa ha bisogno per ottenere un sistema completo per le proprie esigenze.
Mi permetto di consigliare ai novizi di ricorrere direttamente a sistemi completi e collaudati come Gnome o Kde. Gli altri, per quanto belli e leggeri, richiedono infatti un certo grado di esperienza: un novizio, molto probabilmente, avrà difficoltà anche solo a capire di cosa ha bisogno per ottenere un sistema completo per le proprie esigenze.
Preliminari
Prima di tutto, controlliamo i repositories:
Già ora, oppure in un secondo momento, anche a sistema installato, possiamo aggiungere altri repos.
In particolare, se scegliamo di mantenerci su Squeeze, dobbiamo integrare il nuovo squeeze-updates, che sostituisce il vecchio volatile, e magari anche quello dei backports. In pratica, nello stesso files, dobbiamo inserire quanto segue:
Se invece scegliamo di passare alla Testing o alla Unstable/Sid, bisognerà (e in questo caso conviene farlo ora!) sostituire nel sources.list tutte le occorrenze di squeeze con, rispettivamente, wheezy o sid (tranne nei repositories security, in cui si consiglia di mettere comunque testing), in modo che diventi simile a questo:
NOTA BENE: se decidete per Sid, sappiate che ci vuole un pizzico di fortuna, visto che ci si può imbattere in un momento in cui ci sono problemi con le dipendenze. In tal caso, o si procede di pinning con la testing o.... si aspetta!
Fatte queste operazioni, possiamo aggiornare il sistema con i soliti
Seguono alcune indicazioni sui vari Desktop Environments e Window Managers.
# nano /etc/apt/sources.listed assicuriamoci che siano in questa forma
deb http://ftp.it.debian.org/debian/ squeeze main contrib non-free deb-src http://ftp.it.debian.org/debian/ squeeze main contrib non-free deb http://security.debian.org/ squeeze/updates main contrib non-free deb-src http://security.debian.org/ squeeze/updates main contrib non-freeSono evidenziate in rosso le voci da aggiungere. Le righe relative al CD-Rom dovrebbero essere già commentate. Altrimenti, non dobbiamo fare altro che commentarle con un #. Al solito, Ctrl+O e invio per salvare e Ctrl+X per uscire.
Già ora, oppure in un secondo momento, anche a sistema installato, possiamo aggiungere altri repos.
In particolare, se scegliamo di mantenerci su Squeeze, dobbiamo integrare il nuovo squeeze-updates, che sostituisce il vecchio volatile, e magari anche quello dei backports. In pratica, nello stesso files, dobbiamo inserire quanto segue:
## Debian Ufficiale -- Backports repository deb http://backports.debian.org/debian-backports squeeze-backports main contrib non-free #Squeeze Backports deb-src http://backports.debian.org/debian-backports squeeze-backports main contrib non-free #Squeeze Backports ## Debian Ufficiale -- Squeeze-Updates deb http://ftp.debian.org/debian squeeze-updates main contrib non-free #Squeeze-Updates deb-src http://ftp.debian.org/debian squeeze-updates main contrib non-free #Squeeze-Updates
Se invece scegliamo di passare alla Testing o alla Unstable/Sid, bisognerà (e in questo caso conviene farlo ora!) sostituire nel sources.list tutte le occorrenze di squeeze con, rispettivamente, wheezy o sid (tranne nei repositories security, in cui si consiglia di mettere comunque testing), in modo che diventi simile a questo:
deb http://ftp.it.debian.org/debian/ sid main contrib non-free deb-src http://ftp.it.debian.org/debian/ sid main contrib non-free deb http://security.debian.org/ testing/updates main contrib non-free deb-src http://security.debian.org/ testing/updates main contrib non-free
NOTA BENE: se decidete per Sid, sappiate che ci vuole un pizzico di fortuna, visto che ci si può imbattere in un momento in cui ci sono problemi con le dipendenze. In tal caso, o si procede di pinning con la testing o.... si aspetta!
Fatte queste operazioni, possiamo aggiornare il sistema con i soliti
# aptitude update # aptitude upgrade # aptitude full-upgradeRipetiamo pure i comandi, finché non ci sarà sicuramente nulla da aggiornare.
Seguono alcune indicazioni sui vari Desktop Environments e Window Managers.
Gnome
Per installare i fondamenti di gnome, daremo
NOTA BENE: se vogliamo un sistema ancora più snello e con meno programmi installati, possiamo valutare la possibilità di NON installare il metapacchetto gnome-desktop-environment, armarci di pazienza ed installare ad uno ad uno i singoli pacchetti da esso dipendenti che ci interessano, magari aiutandoci con l'elenco disponibile QUI. I tempi si allungheranno, ma ne vale sicuramente la pena!
# aptitude install gnome-core gdm3Gli altri pacchetti consigliati sono:
- gnome-system-tools
- network-manager-gnome
- gnome-bluetooth (ovviamente, se avete un dispositivo bluetooth!)
- gnome-alsamixer
- software-properties-gtk
- alsa-utils
- alsa-tools
- gdebi
- epiphany-extensions
- gtk2-engines
- gnome-themes
- gnome-themes-extras
- gnome-backgrounds
- xdg-user-dirs
- binutils
- xterm
- system-config-printer
- gnome-desktop-environment
NOTA BENE: se vogliamo un sistema ancora più snello e con meno programmi installati, possiamo valutare la possibilità di NON installare il metapacchetto gnome-desktop-environment, armarci di pazienza ed installare ad uno ad uno i singoli pacchetti da esso dipendenti che ci interessano, magari aiutandoci con l'elenco disponibile QUI. I tempi si allungheranno, ma ne vale sicuramente la pena!
Kde
# aptitude install kde-full kdm
Se invece desideriamo un'installazione minimale, possiamo installare
- kde-plasma-desktop oppure, se si preferisce l'interfaccia netbook, kde-plasma-netbook
- una scelta fra le dipendenze di kde-standard
Xfce
Spesso definita "la Gnome dei poveri", in realtà questo Desktop Environment è completo per le esigenze dei normali utenti, ma, pur essendo gradevole e funzionale, è molto meno esoso del fratello maggiore in termini di ram e di spazio su disco occupato. In più, cosa per me particolarmente importante, è soggetto ad un ciclo di rilasci molto meno frequente di quello di Gnome e quindi impone meno seccature.
Per installare tutto:
xfce4-power-manager, il gestore energetico, non è dipendenza dei suddetti metapacchetti, ma è solo un "raccomandato" di xfce4-goodies.
Per beneficiare di tutta la leggerezza di questo DE, consiglierei altresì di evitare i programmi che richiedono tante dipendenze gnomesche. Ad esempio, potremo usare
È bene ricordare che gdm, gdm3 e lightdm sono preferibili se si usa il network-manager-gnome, per la solita vecchia questione dello sblocco del portachiavi.
Un'ulteriore possibilità, sempre valida (sempre se non si usa qualche programma che richiede l'accesso al portachiavi), è non installare alcun login manager e limitarsi a loggarsi come utente e quindi a lanciare "startx".
Utile guida per configurare lightdm è QUESTA.
Altri pacchetti fondamentali sono:
Per installare tutto:
# aptitude install xfce4 xfce4-goodies xfce4-power-manager xfce4-volumed gnome-icon-themeIn alternativa, potremo partire dal solo metapacchetto xfce4 e quindi aggiungere quelle che ci interessano fra le dipendenze di xfce4-goodies.
xfce4-power-manager, il gestore energetico, non è dipendenza dei suddetti metapacchetti, ma è solo un "raccomandato" di xfce4-goodies.
Per beneficiare di tutta la leggerezza di questo DE, consiglierei altresì di evitare i programmi che richiedono tante dipendenze gnomesche. Ad esempio, potremo usare
- slim oppure lightdm (disponibile solo a partire da wheezy) come login manager, anziché gdm/gdm3
- evince-gtk, anziché evince, per i .pdf
- wicd come gestore reti, anziché il network-manager-gnome, necessario solo se usate connettervi con telefoni o chiavette
- aptitude come gestore pacchetti grafico (installato di default), anziché synaptic (se vorrete comunque quest'ultimo, non dimenticate di installare il pacchetto menu e magari anche xapian-index)
- parole oppure mplayer come player multimediale, anziché vlc o lo stesso totem
- deadbeef come player audio, disponibile QUI, anziché rhythmbox
- viewnior, anziché eog, per i files immagine (usate pure il .deb per Ubuntu)
- geany, eccezionale, ma leggerissimo editor di testi
È bene ricordare che gdm, gdm3 e lightdm sono preferibili se si usa il network-manager-gnome, per la solita vecchia questione dello sblocco del portachiavi.
Un'ulteriore possibilità, sempre valida (sempre se non si usa qualche programma che richiede l'accesso al portachiavi), è non installare alcun login manager e limitarsi a loggarsi come utente e quindi a lanciare "startx".
Utile guida per configurare lightdm è QUESTA.
Altri pacchetti fondamentali sono:
- eject, per l'espulsione delle memorie di massa
- menu (vedi poco sopra)
Enlightenment E17
Aggiungiamo i repos:
Se invece il nostro E17 è autonomo, sarà bene aggiungere anche
deb http://packages.enlightenment.org/debian squeeze main extrasovviamente, sostituendo squeeze con il nome del ramo di debian prescelto. Quindi, scarichiamo la chiave:
# wget http://packages.enlightenment.org/repo.key -O - | apt-key add - # aptitude updateQuindi, se intendiamo installare E17 accanto a Gnome, diamo
# aptitude install e17 emodule-places emodule-tclock emodule-calendar xarchiver gpicview shellementary epdfview lxappearancePer avere il network manager di Gnome (e credo anche quello di KDE, con le opportune modifiche) in avvio, dovremo aggiungere nella barra in basso la systray, andare nelle impostazioni di enlightenment ed aggiungere nm-applet tra le applicazioni di avvio.
Se invece il nostro E17 è autonomo, sarà bene aggiungere anche
- entrance (il login manager)
- xorg
- scite (un editor di testo)
- exalt-gui (il suo network manager)
- emodule-exalt
- gnome-icon-theme
- unrar
- notification-daemon
- libnotify-bin
- galculator (calcolatrice)
OpenBox
Questa volta si tratta di un windows manager, utilizzabile in alternativa a metacity o compiz ed avviabile con le modalità indicate sotto.
Tuttavia, se vogliamo godere a pieno i benefici della sua leggerezza e velocità, ci conviene utilizzarlo in modalità stand-alone: certo molto essenziale, ma veramente leggero e, in fin dei conti, funzionalissimo! Per installarlo
Può risultare prezioso anche obmenu, per editare il menu contestuale. Pur presente nei repos, consiglio però di utilizzare il pacchetto scaricato dal sito, contenente al suo interno il file python che lo avvia, poiché quello nei repos, oramai abbandonato, presuppone come dipendenza l'obsoleto python2.5.
È bene avvertire che, al primo avvio, ci comparirà uno sfondo (quello del GDM/GDM3) senza niente! Essendo, infatti, solo un gestore finestre, esso non dispone di niente di suo, per cui qualunque serve andrà caricata a mano.
Per imparare a conoscerlo, si deve sapere che i principali files di configurazione sono:
Per le notifiche a video per luminosità e volume, ma anche per i tastini fn per quest'ultimo, si raccomanda la seguente guida: Openbox: Notifiche-osd del Volume e la Luminosità.
NOTA BENE: VolumeIcon, a partire dalle versioni più recenti (dalla 0.4.3) e a differenza di Volti, è in grado di gestire sia i tastini fn per il volume sia le notifiche a video (tramite libnotify-bin). Se dunque non siete interessati allo script segnalato nella summenzionata guida e se usate una versione precedente di VolumeIcon, dovrete aggiungere le seguenti scorciatoie da tastiera tramite obkey:
Ricordate comunque che, in ogni caso, consiglio di ricorrere ugualmente allo script per il volume, dal momento che esso ci consente di avere le notifiche a video.
Infine, anche su OpenBox è utilizzabile la slit, un comodissimo, ma leggerissimo "vassoio" di sistema. Per informazioni, si guardi più avanti in questa stessa guida, nella sezione dedicata a FluxBox.
Per ulteriori ragguagli, si consultino queste ottime guide:
Utili spunti possono essere desunti dalle Wiki di CrunchbangLinux ed in particolare da QUESTA.
Tuttavia, se vogliamo godere a pieno i benefici della sua leggerezza e velocità, ci conviene utilizzarlo in modalità stand-alone: certo molto essenziale, ma veramente leggero e, in fin dei conti, funzionalissimo! Per installarlo
# aptitude install openbox obconftenendo presente che obconf serve per configurarlo nei suoi aspetti pincipali.
Può risultare prezioso anche obmenu, per editare il menu contestuale. Pur presente nei repos, consiglio però di utilizzare il pacchetto scaricato dal sito, contenente al suo interno il file python che lo avvia, poiché quello nei repos, oramai abbandonato, presuppone come dipendenza l'obsoleto python2.5.
È bene avvertire che, al primo avvio, ci comparirà uno sfondo (quello del GDM/GDM3) senza niente! Essendo, infatti, solo un gestore finestre, esso non dispone di niente di suo, per cui qualunque serve andrà caricata a mano.
Per imparare a conoscerlo, si deve sapere che i principali files di configurazione sono:
- ~/.config/openbox/autostart.sh: con l'elenco dei programmi da caricare all'avvio
- ~/.config/openbox/rc.xml: le impostazioni del WM, editabile con obconf
- ~/.config/openbox/menu.xml: il menu contestuale, editabile tramite obmenu
- tint2: un pannello elegantissimo e leggerissimo; il suo file di configurazione è ~/.config/tint2/tint2rc, sul quale potete trovare info QUA
- tintwizard (ora integrato nella versione 0.11 di tint2, disponibile su Sid): interfaccia in python per configurare tint2, lanciabile direttamente dal file .py, che consiglierei di mettere in ~/.config/tint2/
- lxpanel: il pannello di lxde, alternativo a tint2, ma più "tradizionale"
- fbpanel: pannello leggerissimo, attualmente il mio preferito
- lxappearance: per configurare tema ed icone
- thunar, thunar-volman e thunar-archive-plugin: il file manager di Xfce (consiglio di installare i pacchetti con l'opzione -R)
- pcmanfm: il file manager di Lxde, per chi lo preferisca a Tunar
- xfce4-power-manager: il gestore energetico di Xfce, più leggero e per certi versi migliore del corrispettivo di Gnome
- xcompmgr: per abilitare il compositing
- obkey: per personalizzare la combinazioni da tastiera
- feh: per personalizzare lo sfondo (info QUA)
- fbxkb: applet per il layout della tastiera
- volti: applet per il volume
- VolumeIcon: un'altra applet per il volume, molto più leggera, ma si legga il NOTA BENE più sotto (ora disponibile nei repos ufficiali; se invece usate Squeeze, dovrete installare i seguenti: 32bit oppure 64bit)
- suckless-tools: utili e leggerissimi strumenti, anche se molto old-style!
tint2 & thunar --daemon & # nautilus --no-desktop --no-default-window & ##NAUTILUS SENZA GESTIONE DESKTOP # nautilus --no-default-window & ##NAUTILUS CON GESTIONE DESKTOP # pcmanfm --desktop & ##PCMANFM CON GESTIONE DESKTOP xfce4-power-manager & ##GESTORE ENERGETICO XFCE # gnome-power-manager & ##GESTORE ENERGETICO GNOME xscreensaver -no-splash & ##SALVASCHERMO E BLOCCO SCHERMO xcompmgr -r 4.2 & ##GESTORE COMPOSITING # avant-window-navigator --startup & ##AVANT WINDOWS NAVIGATOR eval `cat ~/.fehbg` & ##PER LO SFONDO PERSONALIZZATO nm-applet --sm-disable & ##NETWORK MANAGER DI GNOME bluetooth-applet & ##APPLET BLUETOOTH DI GNOME volumeicon & # volti & ##ALTERNATIVO A VOLUMEICON kupfer --no-splash & setxkbmap -option grp:switch,grp:alt_shift_toggle,lv3:ralt_switch,terminate:ctrl_alt_bksp it,de,gr & (sleep 1s && fbxkb) &Si notino le fondamentali "&": se ne mancherà una... OpenBox non si avvierà bene!
Per le notifiche a video per luminosità e volume, ma anche per i tastini fn per quest'ultimo, si raccomanda la seguente guida: Openbox: Notifiche-osd del Volume e la Luminosità.
NOTA BENE: VolumeIcon, a partire dalle versioni più recenti (dalla 0.4.3) e a differenza di Volti, è in grado di gestire sia i tastini fn per il volume sia le notifiche a video (tramite libnotify-bin). Se dunque non siete interessati allo script segnalato nella summenzionata guida e se usate una versione precedente di VolumeIcon, dovrete aggiungere le seguenti scorciatoie da tastiera tramite obkey:
- amixer -c 0 sset Master 3+ unmute cap: per aumentare il volume
- amixer -c 0 sset Master 3- unmute cap: per diminuire il volume
- amixer -c 0 sset Master toggle: tastino "mute"
Ricordate comunque che, in ogni caso, consiglio di ricorrere ugualmente allo script per il volume, dal momento che esso ci consente di avere le notifiche a video.
Infine, anche su OpenBox è utilizzabile la slit, un comodissimo, ma leggerissimo "vassoio" di sistema. Per informazioni, si guardi più avanti in questa stessa guida, nella sezione dedicata a FluxBox.
Per ulteriori ragguagli, si consultino queste ottime guide:
Utili spunti possono essere desunti dalle Wiki di CrunchbangLinux ed in particolare da QUESTA.
Lxde
Si tratta di un DE, che usa OpenBox come windows manager e PcManFm come file manager. Si consiglia dunque di leggere attentamente anche la sezione precedente, in parte sovrapponibile a questa.
È da tenere sotto controllo, poiché, secondo me, ha grandi prospettive.
Ad ogni modo, suggerisco di installare almeno:
Per la configurazione, molto semplice, si deve sapere che i programmi avviati automaticamente a livello di sistema sono elencati nel file /etc/xdg/lxsession/LXDE/autostart. Il mio, con alcune aggiunte, suona così (si notino le necessarie @):
Si sappia inoltre che il file di configurazione principale di LXDE è ~/.config/openbox/lxde-rc.xml. Ivi, tanto per capirci, scrivono obconf e lo stesso obkey, utilizzabile anche su lxde, ma ricordandosi di lanciarlo con il comando
Infine, una stranezza è che, su Lxde, OpenOffice va a crearsi un profilo in ~/.config, trascurando quello della home, usato dagli eventuali altri DE. Se quindi avete un profilo personalizzato di OpenOffice, vi consiglio di dare
È da tenere sotto controllo, poiché, secondo me, ha grandi prospettive.
# aptitude install lxdeIl metapacchetto lxde installa tutto quanto, ma, se si desidera un'installazione selettiva, si può procedere con lxde-core e con una scelta fra le dipendenze di lxde. Consiglierei comunque un'installazione minimale solo a chi usa anche un DE come Gnome o KDE.
Ad ogni modo, suggerisco di installare almeno:
- lxappearance: descritto nella sezione su OB
- lxde-icon-theme: tema di icone
- lxinput: programma per configurare le impostazioni di tastiera e mouse per LXDE
- lxrandr: per configurare la risoluzione del monitor
- lxsession-edit: per gestire, al livello utente, i programmi da avviare allo startup
- lxterminal: il terminale, che uso anche su gnome ;)
- obconf: descritto nella sezione di OB
- Gestione energetica: io uso quella di Xfce, ma anche quella di Gnome andrebbe bene
- Network Manager: quello di Gnome funziona egregiamente, ma va benissimo anche Wicd
- Login Manager: si può comunque usare quello che si ha (ad es., gdm, gdm3 o kdm), ma, nel caso di un'installazione standalone, si può ricorrere a slim o, a partire da wheezy, a LightDM
Per la configurazione, molto semplice, si deve sapere che i programmi avviati automaticamente a livello di sistema sono elencati nel file /etc/xdg/lxsession/LXDE/autostart. Il mio, con alcune aggiunte, suona così (si notino le necessarie @):
@xscreensaver -no-splash @lxpanel --profile LXDE @pcmanfm --desktop --profile LXDE @/usr/lib/policykit-1-gnome/polkit-gnome-authentication-agent-1 @setxkbmap -option grp:switch,grp:alt_shift_toggle,lv3:ralt_switch,terminate:ctrl_alt_bksp it,de,gr @xcompmgr -r 4.2 @kupfer --no-splashSi noti la voce per kupfer: ho preferito disabilitarlo da lxsession-edit ed aggiungerlo qui per poter usufruire dell'opzione --no-splash.
Si sappia inoltre che il file di configurazione principale di LXDE è ~/.config/openbox/lxde-rc.xml. Ivi, tanto per capirci, scrivono obconf e lo stesso obkey, utilizzabile anche su lxde, ma ricordandosi di lanciarlo con il comando
$ cd /percorso_contenente_obkey $ ./obkey ~/.config/openbox/lxde-rc.xmlPer le notifiche a video per luminosità e volume, ma anche per i tastini fn per quest'ultimo, si raccomanda la seguente guida: Openbox: Notifiche-osd del Volume e la Luminosità e di consultare la precedente sezione relativa ad OpenBox.
Infine, una stranezza è che, su Lxde, OpenOffice va a crearsi un profilo in ~/.config, trascurando quello della home, usato dagli eventuali altri DE. Se quindi avete un profilo personalizzato di OpenOffice, vi consiglio di dare
$ ln -s ~/.openoffice.org ~/.config/.openoffice.orgprima ancora di avviare il programma.
FluxBox
Ancora più facile la configurazione di quest'altro Window Manager. Per installarlo:
Entrati nel WM, ci converrà guardare qualche file:
Al secondo consiglio invece di dare un'occhiata, anche per "scoprire" le scorciatoie da tastiera preimpostate: naturalmente, potremo sia modificarle sia aggiungerne altre. È importante sapere che
Circa il file .apps possiamo reperire informazioni nelle wiki ufficiali. Nel frattempo, però, vi suggerirei, se vi piace, di aggiungervi quanto segue:
Molto interessante è la cosiddetta slit. Trattasi di una sorta di vassoio, in cui potremo caricare tutte le dockapps che vogliamo. Per conoscerle, basterà dare sul terminale
Una questione che merita di essere approfondita è quella della gestione dei tastini per il volume. Se non volete ricorrere a programmi esterni quali volumeicon, potete sfruttare direttamente ~/.fluxbox/keys. Ivi, ad un certo punto, troviamo
Per visualizzare lo stato del volume utilizzo invece wmmixer, una apposita dockapp per slit (lanciata con wmmixer -w).
Per ulteriori informazioni, rimando a
# aptitude install fluxboxA questo punto, possiamo riavviare X e selezionarlo come da prassi.
Entrati nel WM, ci converrà guardare qualche file:
- ~/.fluxbox/startup, con i programmi in autoavvio
- ~/.fluxbox/keys, con le scorciatoie da tastiera
- ~/.fluxbox/menu, con il menu contestuale
- ~/.fluxbox/apps, con le regole per le singole applicazioni
Al secondo consiglio invece di dare un'occhiata, anche per "scoprire" le scorciatoie da tastiera preimpostate: naturalmente, potremo sia modificarle sia aggiungerne altre. È importante sapere che
- Mod1 = il tasto Alt
- Mod4 = il tasto 'windows'
Circa il file .apps possiamo reperire informazioni nelle wiki ufficiali. Nel frattempo, però, vi suggerirei, se vi piace, di aggiungervi quanto segue:
[group] [app] (class=Iceweasel) (name=Navigator) [app] (class=Icedove) (name=Mail) [Deco] {Border} [end]
Molto interessante è la cosiddetta slit. Trattasi di una sorta di vassoio, in cui potremo caricare tutte le dockapps che vogliamo. Per conoscerle, basterà dare sul terminale
apt-cache search ^wme quindi installare quelle che ci piacciono. A questo punto, potremo inserire nello startup le dockapps che vorremo caricare in avvio, ricordando che alcune di esse, per entrare sulla slit, necessitano dell'opzione -w. La posizione della slit stessa potrà essere impostata comodamente tramite il menu Configuration > Slit.
Una questione che merita di essere approfondita è quella della gestione dei tastini per il volume. Se non volete ricorrere a programmi esterni quali volumeicon, potete sfruttare direttamente ~/.fluxbox/keys. Ivi, ad un certo punto, troviamo
# volume settings, using common keycodes # if these don't work, use xev to find out your real keycodes 176 :Exec amixer sset Master,0 1+ 174 :Exec amixer sset Master,0 1- 160 :Exec amixer sset Master,0 toggleLanciando xev da terminale, andremo ad identificare i "codici" dei nostri tastini funzione, che, nel mio 1000he, sono, rispettivamente, 123, 122 e 121. Fatto ciò, andremo ad associarli ad uno dei tanti scripts di cui pullulano i forums di CrunchBang o di ArchLinux. Ad esempio, sul mio 1000he, utilizzando uno script trovato QUA, ho inserito nel file ~/.fluxbox/keys
123 :Exec volume -c up 122 :Exec volume -c down 121 :Exec volume -c muteche mi consentono di ottenere non solo la gestione del volume, ma anche delle notifiche a video.
Per visualizzare lo stato del volume utilizzo invece wmmixer, una apposita dockapp per slit (lanciata con wmmixer -w).
Per ulteriori informazioni, rimando a
pekWM
L'amico Valantin, che ringrazio, mi ha suggerito di aggiungere un capitolo su questo elegante WM. Non avendolo mai provato personalmente, riproduco più o meno le sue parole.
Per installarlo
Per installarlo
# aptitude install pekwmma si suggeriscono anche i già noti:
- tint2
- thunar
- nitrogen oppure feh
- ~/.pekwm/menu: menu contestuale
- ~/.pekwm/mouse: azioni del mouse
- ~/.pekwm/start: programmi in autostart
- ~/.pekwm/config: configurazioni generali di pekwm
- ~/.pekwm/vars: variabili da usare nei vari file, ad esempio $TERM per assegnare il comando per l'emulatore di terminale
- ~/.pekwm/autoproprieties: proprietà automatiche del WM
- ~/.pekwm/keys: scorciatoie da tastiera
Gli eeepc-acpi-scripts
Gli eeepc-acpi-scripts servono a gestire tutti i tastini funzione dei nostri eeepc. Come funzionano? Semplice: funzionano e basta!
Tuttavia, non sarebbe male imparare a conoscerli, leggendo la documentazione presente in:
Qui suggerisco alcune modifiche ad /etc/default/eeepc-acpi-scripts.
a) Per far sì che i tasti per il volume aumentino e diminuiscano lo step del volume stesso in modo minore:
Tuttavia, non sarebbe male imparare a conoscerli, leggendo la documentazione presente in:
- /usr/share/doc/eeepc-acpi-script/README.Debian
- /usr/share/doc/eeepc-acpi-script/NEWS.Debian.gz
- /usr/share/doc/eeepc-acpi-script/examples/eeepc-acpi-scripts.default.gz
Qui suggerisco alcune modifiche ad /etc/default/eeepc-acpi-scripts.
a) Per far sì che i tasti per il volume aumentino e diminuiscano lo step del volume stesso in modo minore:
SOUND_VOLUME_STEP=1b) Affinché il tastino "mute" funzioni correttamente (NON PIÙ NECESSARIO DALLA V. 1.1.11):
FnF_MUTE='NONE' FnF_VOLUMEDOWN='NONE' FnF_VOLUMEUP='NONE'Si tenga presente che, nel caso di un successivo aggiornamento degli scripts, durante l'installazione il sistema chiederà se mantenere le modifiche o sovrascrivere il file /etc/default/eeepc-acpi-scripts con quello nuovo: io ho sempre scelto di sovrascriverlo, per poter vedere chiaramente le novità.
Gestione dello SHE
Lo SHE (Super Hybrid Engine), ovvero la tecnologia sviluppata dalla Asus per la gestione energetica degli EeePc, è oramai da tempo riconosciuto nativamente nei modelli il cui bios lo consente e, grazie agli eeepc-acpi-scripts, funzionerà il corrispondente tasto funzione per modificare i presets (in genere, fn+space).
Non sarà quindi necessario ricorrere a programmi di terze parti, noti agli utilizzatori di distro derivate (es. Ubuntu), quali Eee-Control e Jupiter: questi potrebbero anche funzionare, ma non ne posso consigliare l'uso.
Il funzionamento dello SHE è semplicissimo: premendo i tasti che lo gestiscono, passeremo successivamente nelle modalità Performance, Normal, Powersave ed Automatic, quest'ultimo impostandosi a seconda del tipo di alimentazione; nei modelli con Celeron, invece, avremo a disposizione solo le modalità Normal, Powersave ed Automatic.
Ad ogni modo, la pressione dei tasti per lo SHE va a scrivere su due files:
NOTA BENE: Sul 701 (e solo su questo modello!) bisognerà modificare il file /etc/default/eeepc-acpi-scripts. Cerchiamo dunque la stringa (di solito è l'ultima)
Inoltre, per associarlo ad una combinazione di tasti (fn+f6), sui modelli che non ne hanno una dedicata, come il 701 ed il 900, suggerisco anche di modificare il suddetto file nel corrispondente punto:
Non sarà quindi necessario ricorrere a programmi di terze parti, noti agli utilizzatori di distro derivate (es. Ubuntu), quali Eee-Control e Jupiter: questi potrebbero anche funzionare, ma non ne posso consigliare l'uso.
Il funzionamento dello SHE è semplicissimo: premendo i tasti che lo gestiscono, passeremo successivamente nelle modalità Performance, Normal, Powersave ed Automatic, quest'ultimo impostandosi a seconda del tipo di alimentazione; nei modelli con Celeron, invece, avremo a disposizione solo le modalità Normal, Powersave ed Automatic.
Ad ogni modo, la pressione dei tasti per lo SHE va a scrivere su due files:
- /sys/devices/platform/eeepc/cpufv, in cui viene impostata la frequenza del processore (i valori negli Atom sono: 0x300 = Performance; 0x301 = Normal; 0x302 = Powersave)
- /var/lib/eeepc-acpi-scripts/cpufv, in cui si imposta lo stato (Manual, Auto)
- abilitarle in /etc/default/eeepc-acpi-scripts, mettendo 'yes' al posto di 'no' nella riga ENABLE_OSD='no'
- installare aosd-cat (per le versioni anteriori alla 1.1.11, in pratica per squeeze)
- installare libnotify-bin (per le versioni uguali o successive alla v. 1.1.11)
# gedit /usr/share/acpi-support/eeepc-acpi-scripts/lib/shengine.she modificate le righe verso la fine, sostituendo le ' in ", in modo che risultino così:
case $(get_shengine) in 0) notify super_hybrid_engine "S. H. Engine: Performance"; ;; 1) notify super_hybrid_engine "S. H. Engine: Standard"; ;; 2) notify super_hybrid_engine "S. H. Engine: Power-saving"; ;; 255) notify super_hybrid_engine "S. H. Engine: Automatic"; ;; *) notify error "S. H. Engine unavailable" esac else notify error "S. H. Engine unavailable" fiA partire dal successivo riavvio, funzioneranno.
NOTA BENE: Sul 701 (e solo su questo modello!) bisognerà modificare il file /etc/default/eeepc-acpi-scripts. Cerchiamo dunque la stringa (di solito è l'ultima)
#SHENGINE_FORCE_ENABLE=0e modifichiamola in
SHENGINE_FORCE_ENABLE=1decommentandola e modificando "0" con "1".
Inoltre, per associarlo ad una combinazione di tasti (fn+f6), sui modelli che non ne hanno una dedicata, come il 701 ed il 900, suggerisco anche di modificare il suddetto file nel corrispondente punto:
FnF_TASKMGR='handle_shengine'
Eventuali successive ottimizzazioni
Aggiustare la connessione di rete
Al primo accesso al sistema, la scheda di rete potrebbe non essere riconosciuta, per un vecchio problema del Network Manager (ora, per la verità, risolto), che tende a sovrascrivere le impostazioni di sistema createsi durante l'installazione. La soluzione è semplice
# nano /etc/network/interfacese commentate tutte le righe con una # all'inizio, di modo che le uniche righe 'buone' restino
auto lo iface lo inet loopbackRiavviando, tutto si risolverà!
Installare il firmware di schede wireless non supportate nativamente dal kernel
Non posseggo EeePc con questo genere di problemi e dunque mi limito a fornire alcune rapide indicazioni sulla base di quanto ho appreso tramite amici. Per ulteriori informazioni, rimando naturalmente alle Wiki di Debian.
In ogni caso, per conoscere la propria scheda wireless, si dovrà spulciare l'output del seguente comando:
In ogni caso, per conoscere la propria scheda wireless, si dovrà spulciare l'output del seguente comando:
$ lspciIndividuata la scheda, potremo finalmente installare il firmware necessario.
Schede Ralink
Se si possiede una scheda Ralink:
# aptitude install firmware-ralink
Schede Broadcom 4313, 43224, 43225
Queste schede sono montate su modelli piuttosto recenti quali ad esempio il 1015PEM. In questi casi, si risolve con:# aptitude install firmware-brcm80211 wireless-tools # modprobe -r brcm80211 ; modprobe brcm80211
Migliorare la resa dei caratteri
Inserisco qua anche un tip importante per migliorare la resa dei caratteri su Debian, già discusso anche nelle seguenti guide:
A partire da Wheezy, le cose sono cambiate, ma intanto vi consiglio di dare il seguente comando
Se avete Squeeze, ovvero se la vostra versione installata è ferma alla 1.8.10-6, potete tranquillamente installare uno di questi due pacchetti, gentilmente offerti dall'amico Hadret, in base all'architettura del vostro sistema: A partire invece dalla versione 1.10.2, finalmente i problemi sono finiti.
Se non siete soddisfatti, potete forzare l'antialiasing, creando i seguenti files nascosti nella vostra home:
È chiaro che in tutti questi files potete cambiare le impostazioni a vostro piacimento.
- Hadret's PPA: il repository per il Debianista che non deve chiedere mai
- Arrivare dove nessun font è mai giunto prima...
A partire da Wheezy, le cose sono cambiate, ma intanto vi consiglio di dare il seguente comando
$ aptitude show libcairo2 | grep Versionper conoscere la versione del pacchetto da voi installato.
Se avete Squeeze, ovvero se la vostra versione installata è ferma alla 1.8.10-6, potete tranquillamente installare uno di questi due pacchetti, gentilmente offerti dall'amico Hadret, in base all'architettura del vostro sistema: A partire invece dalla versione 1.10.2, finalmente i problemi sono finiti.
Se non siete soddisfatti, potete forzare l'antialiasing, creando i seguenti files nascosti nella vostra home:
- Xresources + .Xdefaults:
! Xft settings -------------------------------------------------------------- Xft.dpi: 92.0 ## Potete provare anche numeri superiori (es. 96), in base ai vostri gusti Xft.antialias: true Xft.hinting: true Xft.hintstyle: hintfull ## Alternative: hintslight, hintmedium Xft.rgba: rgb Xft.lcdfilter: lcddefault
- .gtkrc-2.0.mine:
gtk-xft-dpi = 92.0 gtk-xft-antialias = 1 gtk-xft-hinting = 1 gtk-xft-hintstyle = hintfull gtk-xft-rgba = rgb gtk-xft-lcdfilter = lcddefault
- .fonts.conf:
<?xml version="1.0"?> <!DOCTYPE fontconfig SYSTEM "fonts.dtd"> <fontconfig> <match target="pattern"> <edit name="dpi" mode="assign">92</edit> </match> <match target="font"> <edit mode="assign" name="antialias" > <bool>true</bool> </edit> </match> <match target="font"> <edit mode="assign" name="hinting" > <bool>true</bool> </edit> </match> <match target="font"> <edit mode="assign" name="hintstyle" > <const>hintfull</const> </edit> </match> <match target="font"> <edit mode="assign" name="rgba" > <const>rgb</const> </edit> </match> <match target="font"> <edit mode="assign" name="lcdfilter"> <const>lcddefault</const> </edit> </match> </fontconfig>Infine, in fondo a .gtkrc-2.0, aggiungete:
include ".gtkrc-2.0.mine"Quindi, riavviate X: noterete subito la differenza!
È chiaro che in tutti questi files potete cambiare le impostazioni a vostro piacimento.
Rimuovere il journaling o ridurre le scritture su dischi SSD
È noto che i dischi SSD, di cui sono forniti i modelli più antichi di eeepc, sono soggetti ad un numero relativamente ridotto di scritture. Per allungarne la vita, si consiglia di effettuare le seguenti ottimizzazioni, in base al file system prescelto (ext3 o ext4).
Si potrebbe anche utilizzare ext2, che, privo del cosiddetto journaling, è esente dai problemi degli altri due file systems, ma francamente sconsiglio di ricorrere ad esso.
Si potrebbe anche utilizzare ext2, che, privo del cosiddetto journaling, è esente dai problemi degli altri due file systems, ma francamente sconsiglio di ricorrere ad esso.
File system ext3
Con questo file system, rimuovere il journaling è più difficile. Noi ci limiteremo a ridurre le scritture.
Editiamo dunque lo /etc/fstab, sostituendo, per ciascun disco (o partizione) la voce relatime con noatime (se non vi è nulla, aggiungiamo pure questa opzione), in modo che diventi più o meno così
Editiamo dunque lo /etc/fstab, sostituendo, per ciascun disco (o partizione) la voce relatime con noatime (se non vi è nulla, aggiungiamo pure questa opzione), in modo che diventi più o meno così
#Entry for /dev/hda4 /dev/hda4 / ext3 defaults,noatime 0 0Aggiungiamo inoltre alla fine queste righe
tmpfs /tmp tmpfs defaults,noatime,mode=1777 0 0 tmpfs /var/tmp tmpfs defaults,noatime,mode=1777 0 0 tmpfs /var/log tmpfs defaults,noatime,mode=0755 0 0Al riavvio, le modifiche diventeranno operative.
File system ext4
È un'operazione molto semplice. Per prima cosa, aggiungiamo il parametro rootfstype=ext4 elevator=noop in /etc/default/grub, in modo tale che la seguente riga diventi più o meno così:
Per ulteriori ragguagli, rimando comunque a questa ottima GUIDA.
GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="quiet rootfstype=ext4 elevator=noop"e diamo quindi il seguente comando:
# update-grubInfine, da un live cd qualunque, togliamo il journaling da ciascuno dei mounts point con il seguente comando:
sudo tune2fs -O ^has_journal /dev/sdXNsostituendo ovviamente /dev/sdXN con il nome delle partizioni/dischi, che, ricordo, potranno essere individuate con un fdisk -l dato da root.
Per ulteriori ragguagli, rimando comunque a questa ottima GUIDA.
Ottimizzazioni per l'uso a batteria
a) Per evitare che il sistema imposti la luminosità dello schermo al massimo quando passate da batteria a corrente, apriamo l'editor di configurazione di gnome, seguiamo il percorso /apps/gnome-power-manager/backlight/enable
e togliamo il segno di spunta.
b) È opportuno personalizzare i valori per il riconoscimento del livello critico della batteria e le conseguenti azioni da compiere, in quanto quelli di default, sono piuttosto bassi e potrebbero non risultare sufficienti. Apriamo dunque l'editor di configurazione di gnome e portiamoci nel percorso /apps/gnome-power-manager/thresholds e modifichiamo i valori a nostro piacimento. Nel mio 1000he li ho impostati in questo modo:
b) È opportuno personalizzare i valori per il riconoscimento del livello critico della batteria e le conseguenti azioni da compiere, in quanto quelli di default, sono piuttosto bassi e potrebbero non risultare sufficienti. Apriamo dunque l'editor di configurazione di gnome e portiamoci nel percorso /apps/gnome-power-manager/thresholds e modifichiamo i valori a nostro piacimento. Nel mio 1000he li ho impostati in questo modo:
percentage_action = 5 percentage_critical = 10 percentage_low = 20Di conseguenza, portiamoci su /apps/gnome-power-manager/general e togliamo il segno di spunta dalla voce use_time_for_policy, in modo che le "azioni" verranno eseguite tenendo conto non del tempo residuo stimato, bensì in funzione della percentuale di carica della nostra batteria.
Fancontrol
Il fancontrol è un demone che serve a regolare la velocità della ventola in base alla temperatura del pc. Se ben configurato, i nostri pc saranno molto meno rumorosi e la batteria, meno utilizzata, potrà durare di più.
NOTA BENE: Prima ancora di iniziare l'esposizione di questa sezione, avverto che, sui processori più recenti, la ventola potrebbe non essere adeguatamente riconosciuta e, di conseguenza, il fancontrol potrebbe non funzionare. È questione di kernel e quindi un kernel più recente potrebbe risolvere il problema, ma c'è da dire che il problema non è gravissimo, visto che i nuovi EeePc sono veramente silenziosissimi.
Procediamo dunque con l'installazione dei pacchetti necessarii
Ho notato che spesso questo script non funziona, soprattutto se il computer è freddo: lasciamolo quindi riscaldare per benino e rilanciamo lo script finché non parte la configurazione guidata.
A titolo di esempio, questo è il contenuto del file /etc/fancontrol del mio 1000he:
Per comprendere il significato dei suddetti valori, si consiglia la lettura del manuale:
NOTA BENE: con gli aggiornamenti del pacchetto fancontrol, spesso il file di configurazione /etc/fancontrol può diventare obsoleto e, di conseguenza, la gestione della ventola smette di funzionare correttamente. Per verificarlo, basterà dare il "# fancontrol" e controllare l'output. Se si verifica questa eventualità, si dovrà procedere a riconfigurare il sistema come sopra descritto.
NOTA BENE: Prima ancora di iniziare l'esposizione di questa sezione, avverto che, sui processori più recenti, la ventola potrebbe non essere adeguatamente riconosciuta e, di conseguenza, il fancontrol potrebbe non funzionare. È questione di kernel e quindi un kernel più recente potrebbe risolvere il problema, ma c'è da dire che il problema non è gravissimo, visto che i nuovi EeePc sono veramente silenziosissimi.
Procediamo dunque con l'installazione dei pacchetti necessarii
# aptitude install lm-sensors fancontrol sensors-applete riavviamo. Quindi, avviamo lo script per la configurazione del fancontrol:
# pwmconfige seguiamo le istruzioni in linea, che ci consentiranno di crearci il file di configurazione /etc/fancontrol.
Ho notato che spesso questo script non funziona, soprattutto se il computer è freddo: lasciamolo quindi riscaldare per benino e rilanciamo lo script finché non parte la configurazione guidata.
A titolo di esempio, questo è il contenuto del file /etc/fancontrol del mio 1000he:
# Configuration file generated by pwmconfig, changes will be lost INTERVAL=10 DEVPATH=hwmon0= hwmon1=devices/platform/eeepc DEVNAME=hwmon0=acpitz hwmon1=eeepc FCTEMPS= hwmon1/pwm1=hwmon0/temp1_input FCFANS= hwmon1/pwm1=hwmon1/fan1_input MINTEMP= hwmon1/pwm1=54 MAXTEMP= hwmon1/pwm1=70 MINSTART= hwmon1/pwm1=150 MINSTOP= hwmon1/pwm1=20 MINPWM=hwmon1/pwm1=0 MAXPWM=hwmon1/pwm1=255Si noterà che ho impostato il sistema per avviare la ventola a 54°. Sentitevi liberi di cambiare i valori in base alle vostre preferenze.
Per comprendere il significato dei suddetti valori, si consiglia la lettura del manuale:
$ man fancontrolFatto ciò, testiamo il funzionamento della ventola con
# fancontrolSe tutto va a dovere, potremo avviare il demone (funzionerà automaticamente in tutti i successivi riavvii) con
# invoke-rc.d fancontrol startHo notato che, al ritorno dall'ibernazione, il fancontrol, seppur nominalmente attivo, non funziona più. La soluzione consiste nello stoppare e riavviare il processo:
# invoke-rc.d fancontrol stop # invoke-rc.d fancontrol start
NOTA BENE: con gli aggiornamenti del pacchetto fancontrol, spesso il file di configurazione /etc/fancontrol può diventare obsoleto e, di conseguenza, la gestione della ventola smette di funzionare correttamente. Per verificarlo, basterà dare il "# fancontrol" e controllare l'output. Se si verifica questa eventualità, si dovrà procedere a riconfigurare il sistema come sopra descritto.
Gestione della Webcam
Come è noto, già da un pezzo, per volontà superiori, si è deciso di mantenere la webcam abilitata di default. Poiché normalmente nessuno la usa per tutto il tempo di accensione della macchina, è cosa buona e giusta usare i tastini dedicati per spegnerla, quando disponibili: sul 1000he, ad esempio, il terzo tastino argentato da sinistra serve proprio a questo scopo.
Tuttavia, è possibile, in un modo semplicissimo, far sì che la webcam sia spenta all'avvio del pc; se necessario, si potranno utilizzare i tastini per riaccenderla. Ecco come procedere:
Tuttavia, è possibile, in un modo semplicissimo, far sì che la webcam sia spenta all'avvio del pc; se necessario, si potranno utilizzare i tastini per riaccenderla. Ecco come procedere:
# gedit /etc/rc.locale aggiungere prima di "exit 0":
# Spegni la Webcam di default modprobe -r uvcvideo echo 0 > /sys/devices/platform/eeepc/cameraAddirittura, possiamo anche abilitare l'autosospensione USB della WebCam, per risparmiare ulteriore energia.
# gedit /etc/udev/rules.d/75-usb-webcam.rulese copiare il seguente testo:
# Autosuspend USB WebCam SUBSYSTEM=="usb", ATTR{bInterfaceClass}=="0e", ATTR{../power/level}="auto"
Abilitazione dei taps della Touchpad tramite Xorg
Questa operazione è particolarmente consigliata soprattutto per chi dispone di una touchpad Elantech, perché
In primo luogo, accendiamo il pc in recovery mode ovvero stoppiamo il gdm e logghiamoci come root.
Quindi, da root:
Per ulteriori opzioni, si consulti QUA.
- abilita il tap anche a livello del Login Manager (comodissimo)
- abilita il tap anche nei DE che, a differenza di Gnome, non dispongono di un sistema di configurazione dei clic
$ egrep -i 'synap|alps|etps' /proc/bus/input/devicesQuindi
# nano /etc/X11/xorg.confe vi copiamo il seguente testo
Section "InputDevice" Identifier "touchpad" Driver "synaptics" Option "AutoServerLayout" "on" Option "TapButton1" "1" Option "TapButton2" "2" Option "TapButton3" "3" Option "HorizTwoFingerScroll" "1" Option "MinSpeed" "0.5" Option "MaxSpeed" "1.0" Option "AccelFactor" "0.075" EndSectionIn alternativa, possiamo anche crearci uno Xorg completo. Come procedere? Semplicissimo!
In primo luogo, accendiamo il pc in recovery mode ovvero stoppiamo il gdm e logghiamoci come root.
Quindi, da root:
# Xorg -configureAlla fine, nella home di root si sarà creato un file, che modificheremo opportunamente:
# nano xorg.conf.newaggiungendo in fondo le righe sopra riportate. Infine
# cp /root/xorg.conf.new /etc/X11/xorg.confe riavviamo!
Per ulteriori opzioni, si consulti QUA.
Optional
Connessione tramite cellulari o chiavette usb
Installiamo i seguenti pacchetti
Le nostre chiavette o il nostro cellulare dovrebbero essere riconosciute automaticamente. Altrimenti, dopo aver collegato la chiavetta o il cellulare, diamo il seguente comando
# aptitude install usb-modeswitch modemmanager mobile-broadband-provider-infoe riavviamo.
Le nostre chiavette o il nostro cellulare dovrebbero essere riconosciute automaticamente. Altrimenti, dopo aver collegato la chiavetta o il cellulare, diamo il seguente comando
$ lsusbSe dall'output non riconosciamo la nostra chiavetta, significa che il kernel non la vede e che quindi c'è poco da fare; se invece viene riconosciuta, siamo di fronte ad un limite del network manager o dei suddetti programmi. In quest'ultimo caso, sarà comunque possibile configurare la propria connessione a mano tramite files di configurazione: non sarà difficile trovare su internet guide specifiche.
Mettere la cache di Firefox/Iceweasel in ram
È un'operazione che consente di rendere più scattante il programma in questione. Sarà bene applicare questa modifica se si dispone di una congrua quantità di ram.
Comunque, si deve editare il file /etc/fstab ed aggiungere (se non già presente) una riga simile a questa:
Quindi, apriamo il programma e scriviamo nella barra degli indirizzi about:config e diamo invio. Nella schermata che comparirà, aggiungiamo una nuova stringa, che chiameremo
Comunque, si deve editare il file /etc/fstab ed aggiungere (se non già presente) una riga simile a questa:
tmpfs /tmp tmpfs defaults,noatime,mode=1777 0 0oppure a questa
tmpfs /tmp tmpfs defaults,noatime,size=500m,mode=1777 0 0Il parametro size=500m serve a limitare a 500 mb la porzione di ram da dedicare a /tmp: senza di esso, sarà dedicato ad essa il 50% della ram.
Quindi, apriamo il programma e scriviamo nella barra degli indirizzi about:config e diamo invio. Nella schermata che comparirà, aggiungiamo una nuova stringa, che chiameremo
browser.cache.disk.parent_directorye, come parametro di questa stringa, inseriremo
/tmp/mozillao altro nome preferito. Ad ogni riavvio Iceweasel creerà la cartella /tmp/mozilla/chache, montata sulla ram.
Scrittura su dischi o partizioni NTFS
Per poter scrivere su dischi e/o partizioni ntfs, sarà necessario installare i drivers ntfs-3g e il programma ntfs-config, quest'ultimo comodissima interfaccia per creare in modo molto semplice mount points in /etc/fstab per partizioni in ntfs.
Sarebbe anche opportuno aggiungere l'utente ai gruppi fuse e plugdev.
Sarebbe anche opportuno aggiungere l'utente ai gruppi fuse e plugdev.
Impostare un Windows Manager per Gnome
Il windows manager (WM) predefinito di Gnome è, attualmente, metacity, ed io uso e consiglio proprio questo.
Per abilitarvi il compositing o si modifica una chiave del gconf con questo semplice comando:
Per utilizzare un altro WM, ad esempio il famigerato compiz, esistono almeno tre metodi.
Il primo consiste nel modificare una stringa nell'editor di configurazione. Lo si fa facilmente con un comando simile a questo (in questo e negli esempi seguenti si usa compiz; ovviamente, voi potrete sostituirlo con il vostro WM preferito):
Per abilitarvi il compositing o si modifica una chiave del gconf con questo semplice comando:
$ gconftool-2 --type bool --set /apps/metacity/general/compositing_manager trueoppure, se vogliamo un sistema ancora più leggero, possiamo installare xcompmgr e porre fra la applicazioni di avvio il comando xcompmgr -r 4.2 (con quest'opzione avremo un compositing molto essenziale, ma con uno spreco di risorse del tutto insignificante; per qualche effetto in più, si può usare xcompmgr -cC, ma suggerirei di ricorrere al manuale per conoscere le varie opzioni disponibili).
Per utilizzare un altro WM, ad esempio il famigerato compiz, esistono almeno tre metodi.
Il primo consiste nel modificare una stringa nell'editor di configurazione. Lo si fa facilmente con un comando simile a questo (in questo e negli esempi seguenti si usa compiz; ovviamente, voi potrete sostituirlo con il vostro WM preferito):
$ gconftool-2 --type string --set /desktop/gnome/session/required_components/windowmanager compizPer ripristinare il WM di default, ovvero metacity:
$ gconftool-2 --type string --set /desktop/gnome/session/required_components/windowmanager gnome-wmIl secondo consiste nel crearsi, nella propria home, un file .gnomerc contenente qualcosa come
export WINDOW_MANAGER=/usr/bin/compizUn metodo semplice semplice per crearsi questo file è dare il seguente comando:
$ echo "export WINDOW_MANAGER=/usr/bin/compiz" >> ~/.gnomercPurtroppo, non sempre questi metodi funzionano, per motivi mai del tutto chiariti, e, al riavvio di X, spesso ci si ritrova semplicemente senza WM. In tal caso, saremo costretti a ricorrere al terzo e, a mio parere, peggiore metodo, consistente nell'aggiungere una voce in autoavvio (Sistema > Preferenze > Applicazioni di Avvio) con un comando simile a compiz --replace.
Compiz
Se proprio interessati al compiz, installate:
Per provare al volo le configurazioni, consiglio caldamente di utilizzare la fusion-icon.
# aptitude install compiz compizconfig-settings-manager compizconfig-backend-gconf compiz-fusion-plugins-extra compiz-fusion-plugins-main fusion-iconDovrete quindi a configurare il compiz tramite il CCSM: ci si deve perdere un po' di tempo, in quanto non c'è nulla di preconfigurato, neanche le decorazioni delle finestre.
Per provare al volo le configurazioni, consiglio caldamente di utilizzare la fusion-icon.
Repository debian-multimedia
Molto materiale multimediale è offerto dallo storico repos di debian-multimedia, che comunque suggerisco di aggiungere al solito /etc/apt/sources.list:
Tuttavia, prima di procedere con l'installazione da questo repos, è opportuno sapere che, oramai, i codecs e le cose principali sono disponibili anche nei repos ufficiali, backports compresi, e che quindi è a mio avviso opportuno evitare di usarlo, se non per i pacchetti contenuti solo ivi.
Per far sì che il sistema prelevi da questo repos pacchetti disponibili anche nei repos ufficiali, suggerisco di creare un file /etc/apt/preferences (se già l'avete, potete semplicemente aggiungere quanto sotto indicato) con il seguente contenuto:
Fatto ciò, procediamo pure con
Per aggiornare il flash, ricordate di dare, di tanto in tanto, il comando
deb http://www.debian-multimedia.org squeeze main non-free #Debian MultimediaSostituite pure squeeze con wheezy o testing o sid, in base al ramo da voi scelto, e, quindi, scaricate ed installate la relativa chiave di sicurezza:
# aptitude update && aptitude install debian-multimedia-keyring
Tuttavia, prima di procedere con l'installazione da questo repos, è opportuno sapere che, oramai, i codecs e le cose principali sono disponibili anche nei repos ufficiali, backports compresi, e che quindi è a mio avviso opportuno evitare di usarlo, se non per i pacchetti contenuti solo ivi.
Per far sì che il sistema prelevi da questo repos pacchetti disponibili anche nei repos ufficiali, suggerisco di creare un file /etc/apt/preferences (se già l'avete, potete semplicemente aggiungere quanto sotto indicato) con il seguente contenuto:
Package: * Pin: release o=Unofficial Multimedia Packages Pin-Priority: 100
Fatto ciò, procediamo pure con
# aptitude update # aptitude install w32codecs gstreamer0.10-pitfdll flashplugin-nonfree libdvdcss2
Per aggiornare il flash, ricordate di dare, di tanto in tanto, il comando
# update-flashplugin-nonfree --installoppure, se si vogliono avere più informazioni,
# update-flashplugin-nonfree --install --verbose
Wine
Per siete interessati alle più recenti versioni di wine, consultate questo link.
Esiste anche un vecchio repository, purtroppo, a quanto pare, non più aggiornato e dunque inutile per wheezy/sid:
Attualmente, nei repos ufficiali di debian esistono i seguenti pacchetti:
Esiste anche un vecchio repository, purtroppo, a quanto pare, non più aggiornato e dunque inutile per wheezy/sid:
deb http://www.lamaresh.net/apt RAMO_DEBIAN main #Winecon chiave di sicurezza:
$ su - # wget -O - http://www.lamaresh.net/apt/key.gpg | apt-key add -
Attualmente, nei repos ufficiali di debian esistono i seguenti pacchetti:
Skype
Basta scaricare ed installare il giusto deb prelevato dal SITO.
Il vecchio repository
Può risultare utile anche leggere la wiki ufficiale.
Il vecchio repository
deb http://download.skype.com/linux/repos/debian/ stable non-free #Skypesembra abbandonato da tempo e comunque è valido solo per i sistemi a 32 bit.
Può risultare utile anche leggere la wiki ufficiale.
Amministrazione
Downgrade dei pacchetti per chi usa Sid
Sid è il ramo più aggiornato nel mondo Debian, ma talvolta può capitare che vi entri qualche pacchetto con gravi o gravissimi bugs, tali da arrecare un certo nocumento al sistema.
In tali casi, sarà utile, se non proprio necessario, retrocedere i pacchetti incriminati ad una versione precedente e sicuramente funzionante. Abbiamo a disposizione due possibilità:
In tali casi, sarà utile, se non proprio necessario, retrocedere i pacchetti incriminati ad una versione precedente e sicuramente funzionante. Abbiamo a disposizione due possibilità:
- Retrocedere alla versione della Testing
- Prelevare un precedente pacchetto dal repo snapshot.debian.org
deb http://ftp.it.debian.org/debian/ testing main contrib non-freePer installare il pacchetto che ci serve, si deve dare:
# apt-get install nome_pacchetto/testingoppure
# apt-get -t testing install nome_pacchetto
Dulcis in fundo
Alla fine di questa lunga maratona, il passo conclusivo sarà aprire il proprio browser preferito e memorizzare fra i proprii bookmarks i seguenti eccellenti links:
Una vera miniera di informazioni, pur con i debiti adattamenti, sono anche le Wiki di ArchLinux.
- Manuale Debian (disponibile in locale QUI [copiate il link a mano sulla barra degli indirizzi])
- Debian Wiki
- Guide@Debianizzati.Org
Una vera miniera di informazioni, pur con i debiti adattamenti, sono anche le Wiki di ArchLinux.
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by Doc, last modified 04 January 2012
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Ecco dove era finita questa fantastica guida... finalmente ritrovata (... non so i motivi per cui sia scomparsa dall'altro lato e non mi interessa)... in questi giorni ho installato una debian squeeze su un eeepc e sono dovuto andare a memoria.
RispondiEliminaGrazie Doc ;)
@artic80
RispondiEliminaFigurati!
Anzi, se puoi contribuire indicando correzioni e/o miglioramenti, non esitare a farlo.
Approfittiamo della tua fresca installazione!
Ciao
Doc
Ciao Doc sto iniziando a pensare di provare sta benedetta Debian e prima o poi mi ci metto seguendo la tua guida,ma volevo chiederti che ne pensi di una Debian con LXDE ed Openbox,LXDE su Debian ha problemi come su Ubuntu?
RispondiElimina@Lazy
RispondiEliminaTe lo dirà meglio doc, ma ti anticipo che lui mi consigia LXDE da tempo perchè lo usa con molta soddisfazione!!
Se provi a mettere Debian, vista la tua ormai biblica conoscenza di KDE, facci sapere se provi anche l'esperienza Debian + KDE! :)
@Lazy
RispondiEliminaIo ho installato su tutte le mie macchine (tutte con Debian):
- Gnome
- OpenBox
- FluxBox
- Lxde
Funzionano tutte alla perfezione, fatti salvi i bugs documentati che ci sono sempre.
Se vai nel sito di lxde (http://lxde.org/), vedi subito che esiste un rapporto privilegiato di questo DE con Debian.
Dunque, la mia risposta è semplice: Debian con lxde va perfettamente, esattamente come Lubuntu, cui probabilmente pensi tu, non andrà mai bene!!!!
Tuttavia, avendoti visto all'opera e conoscendoti, ti suggerisco di:
1) installare in prima istanza una gnome o una kde, ovvero desktopi completi e "semplici"
2) aggiungere in un secondo momento lxde, che di suo prende circa venti mega.
In effetti in generale la mia paura riguarda l'installazione di Debian,perchè non vorrei si dimostrasse troppo ostica per me e pensavo visto che volevo provare LXDE che fosse più semplice installarlo inizialmente che dopo anche se è pur vero che già uno cambia distro se poi cambia pure ambiente grafico le cose sono ancora più difficili.
RispondiElimina@ Lazy
RispondiEliminaIo tuo problema è che non conosci lxde e che dunque, non sapendo dove mettere le mani, rischi di... finire come a Don Falcuccio.
Per questo ti consiglio di iniziare con un desktop vero. Capendo come funziona, diventerà tutto più semplice!
Che mi dici invece di questa debian Mint?
RispondiEliminaPiù semplice per un principiante ed utile per farsi un idea?
@ Lazy
RispondiEliminaMint Debian è una debian di colore verde. Secondo me, non serve a niente e non è né più facile, né più difficile di Debian.
A dirtela tutta, Debian non è affatto difficile, anzi è più semplice di ubuntu, in cui devi star dietro a PPA e cavolate varie.
Se segui la mia guida, devi solo installare un sistema minimale, quindi procedere a costruire il tuo DE preferito. Superdettagliate sono le info per gnome.
Se invece scegli lxde, non ci vuole niente ad installarlo; successivamente, non dovrai far altro che aggiungere i pezzi che ti mancano (ad es., un network manager decente come wicd o anche quello di gnome, visto che lxde non dispone ancora di un suo vero NM).
Come login manager, se ti senti più a tuo agio, puoi usare il solito GDM3, ma ci sono altre possibilità, ancora più leggere.
Cf. http://wiki.debian.org/it/Openbox (ovviamente, per prendere spunti).
Quindi a questo punto mi sorge spontanea una riflessione anche se non ho mai provato Debian da quel che ho letto sembrerebbe essere meglio di Ubuntu su tutto tranne che per l'installazione un pò più ostica,quindi mi chiedo perchè non migliorino questa cosa,penso che così facendo spodesterebbero facilmente Ubuntu...
RispondiEliminaTra l'altro se non ho capito male mentre KDE su Debian sta ancora alla 3.5 Gnome dovrebbe essere più o meno uguale ad ubuntu o sbaglio?
@Lazy
RispondiEliminaDebian viene rilasciata ogni due anni e l'installer delle versioni ufficiali è graficissimo.
Nella mia vecchia guida avevo fatto notare che non è metodico confrontare l'installer di ubuntu con quello di debian, poiché l'installer di ubuntu è ridotto all'osso e risulta più facile (ed anche più cretino) di quello di qualsiasi altra distro che non derivi da Ubuntu stessa.
Su debian, la situazione è questa:
- Stable: KDE 3.5.x
- Testing: KDE 4.4.5-1
- Unstable: KDE 4.4.5-2
Tuttavia, la tua domanda riflette una mentalità troppo ubuntizzata. Debian non ha la struttura di ubuntu, e direi per fortuna!!!
Sicuramente hai ragione visto che si può dire che conosco solo Ubuntu,quindi può essere che mi sbagli,ma quello che volevo dire è che la gente scegli Ubuntu soprattutto perchè semplice e cretina da installare,quindi volevo solo dire che forse Debian pur mantenendo le sue peculiarità e caratteristiche dovrebbe cercare di correggere leggermente il tiro in quel senso.Poi se come dici tu le Debian ufficili vengono rilasciate ogni 2 anni il discorso è diverso è potrebbe dipendere anche da questo,cmq giustamente prima di iniziare a disquisire di queste cose dovrei prima provare di persona la differenza
RispondiElimina@lazy
RispondiEliminaTi sbagli: la gente sceglie ubuntu solo per la forza della pubblicità!
La verità è che la gente non sa niente di niente di cosa sia una distro linux. Al massimo, ritiene, falsamente, che linux sia per esperti, mentre ubuntu sia una linux per i comuni mortali.
Questo è tutto falso e facilmente smentibile (vedasi il nostro AlfiereNero).
Anche Mandriva è facilissima ad installarsi e, dieci anni fa (ubuntu non esisteva ancora), tutti installavano Mandriva. Ora Mandriva continua ad essere semplice (la usa ancora un mio amico), ma la gente si butta su ubuntu! Credi che sia per la facilità? Io credo che sia per la... pubblicità!!!!
Ora ho altro da fare, ma ti lascio ad una semplice lettura, che ti fa capire come è strutturata debian: http://guide.debianizzati.org/index.php/La_struttura_della_Distribuzione
Piccola nota: Debian, a differenza di ubuntu, è sempre upgradabile da una release stabile all'altra!!!!
@lazy
RispondiEliminain realtà io ho un'altra teoria, credo che semplicemente Debian non punti ad attrarre il maggior numero di gente possibile e basta, Debian punta a farlo, purché sia comunicando il messaggio di software libero.
Ubuntu ha i soldi di Shuttleworth e può permettersi di pagare professionisti di marketing perché facciano pubblicità e semplifichino il sistema anche per il più scemo degli utenti (con strumenti come photoshop). Però purtroppo in questo "semplificare" non c'è spazio per spiegare la filosofia del software libero, ed esteticamente dire Gnu/linux è brutto. Tant'è che Shuttleworth non lo scrive mai... Ok la smetto qui.
Cmq sia Debian è molto più stabile, anche nella sua versione Sid, ed è molto meno legata a questioni di marketing. Quindi meno conosciuta di Ubuntu, che le prende i pacchetti a mamma Debian però. =P
Legato al discorso da ultimo sollevato da Santiago, vi segnalo questo post di quel grande che è Stefano Zacchiroli, Debian Project Leader in carica: http://upsilon.cc/~zack/blog/posts/2010/09/yes_we_can/
RispondiEliminaXD ogni tanto rimpiango ancora la mia vecchia Debian+Kde
RispondiElimina@Melko
RispondiEliminaVai con Sidux e passa la paura... :D
@AlfiereNero
RispondiEliminaOttima, Sidux, ma:
1) basata su kde :-D
2) unstable esattamente come la mamma debian sid
3) fornita così com'è, non facilita la personalizzazione che si può ottenere con un bel netinstall da zero
@AlfiereNero
RispondiEliminaahah no non avrei certo problemi a rimettere Debian...
però quando capita l'occasione (formattoni volontari o involontari) ne approfitto sempre per provare qualcosa di nuovo
Grazie Doc, diciamo che la guida è perfetta... l'unico neo, se così vogliamo dire, è il touchpad, tu hai parlato nella guida di quello che si trova su tutti gli eeepc... manca quello della serie 1005/1008 che è un synaptic... la configurazione è semplice, il tapping si abilita da gconf... ora non ricordo bene il passaggio da fare, stasera ricontrollo e ti dico come fare.
RispondiEliminaP.S.: io ho installato via netinstall da zero su due 1008HA... una l'ho lasciata squeeze e l'altra è diventata sid (la mia), in entrabi gnome minimale :)
Grazie ancora.
@artic80
RispondiEliminaSistema > Preferenze > Mouse
Comunque, quella sezione è stata inserita per sistemi X diversi da Gnome e/o Kde!
Grazie.
P.S.: forse stasera si arricchisce la sezione Lxde
ringrazio del link pocio, mi serviva giusto giusto i passaggi per eeepc-acpi-scripts visto che su arch usavo gli script di lacunoso con piccole modifiche :)
RispondiEliminaPS io sono su LMDE, devo dire che è bello avere debian con un pò di eyecandy già messo su :) per chi dovesse installare una testing e volesse perdere il meno tempo possibile, è consigliatissimo, per il momento mi ci sono trovato benissimo
@ Valantin
RispondiEliminaBenvenuto anche a te!
Anzi, se vuoi collaborare, non esitare a farlo! ;)
Il bello di questa piattaforma è il minore tempo speso da parte di tutti noi, ma anche la maggiore serietà! :P
@Valantin
RispondiEliminaDi niente, ci mancherebbe (se non sei passato per la sezione "chi siamo", pocio sono io ;) )
Confermo le ottime impressioni su Mint, provata giusto oggi in live sull'eee...ottima impressione! Tra l'altro ho notato che c'è già pulseaudio bello e configurato, un'ottima aggiunta!
Ciao a tutti. Sono assolutamente alle prime armi e sto per acquistare il mio primo eeepc (l'ultimo pc l'ho preso più di 5 anni fa e mi sento come un dinosauro nel XXI secolo). Pensavo di prendere un Asus 1215N, e mi chiedevo se avrei potuto incontrare problemi a installare Debian - intendo con i driver e in particolare con la Next-Generation NVIDIA ION. Qualunque commento e o parere sarà preziossissimo. grazie. Carlo
RispondiElimina@CC
RispondiEliminaCiao Carlo e benvenuto! Ovviamente dipende molto dalle tue capacità informatiche, anche se ad ogni problema si trova una soluzione ed installare un paio di driver proprietari non credo sia un'impresa. Se vuoi andare sul sicuro ti suggerisco di provare con una live e vedere come vanno le cose. Considera poi che ci sono i driver Nouveau anche per Nvidia installabili direttamente da repo, quindi in un modo o nell'altro si dovrebbe risolvere.
@CC
RispondiEliminaInstallare i drivers proprietarii nvidia è un gioco da ragazzi e richiede un paio di minuti (io li uso su due mie macchine).
L'unico problema è capire il supporto dei drivers disponibili nei repos alla tua scheda. Se quelli dei repos non sono adeguati, si può sempre ricorrere all'installer ufficiale scaricato dal sito dell'nvidia.
Comunque sia, i nouveau, sebbene non diano il 3d (compiz, tanto per capirci), sono oramai dignitosissimi.
La tua esperienza sarà importantissima per arricchire la guida con un capitolo apposito. Quindi, tienici aggiornati.
Ciao
Doc
ragazzi,mi sto documentando ed appena ho un pò di tempo provo,mi piacerebbe provare Squeeze con kde sul pc desktop,dite che la guida va cmq bene come riferimento?
RispondiEliminaSul Netbook invece sono indeciso tra la Netbook Edition di KDE per lo stesso discorso di vedere la differenza e la versione Gnome...
A proposito Doc ma la tua guida ai programmi per Ubuntu che fine ha fatto?Potresti aggiornarla a Debian volendo...
RispondiElimina@ Lazy
RispondiEliminaPoiché sei inesperto, ti consiglierei di installare kde-full, che ti mette tutta la kde in ubuntu style, ma almeno non devi impazzire con i nomi dei pacchetti.
Ricorda che ti troverai una KDE identica a quella originale, senza minchiatine.
La guida ai programmi di ubuntu non la pubblicherò, poiché su Debian non serve: installi tutto dai repos ufficiali.
Te l'ho detto che sei diventato Ubuntrazzista :D
RispondiEliminaScherzo,avrai le tue ragioni...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminac@ Lazy
RispondiEliminaNessun razzismo: è un consiglio pratico!
Comunque, se sei disposto a perdere più tempo, installa pure la kde minimale e quindi metti a poco a poco quello che ti serve.
Consiglio: se vuoi installare un pacchetto gnomico (es. synaptic), usa l'opzione -R, per risparmiare dipendenze. Ad esempio
# aptitude install synaptic -R
oppure, per simulare l'installazione, senza farla
# aptitude install synaptic -R -s
Eccovi ritrovati carissimi!!!
RispondiEliminaI complimenti a Doc per questa guida già li ho fatti asuo tempo, ma non penso siano mai sufficienti. Quindi di nuovo grazie e complimenti!
Avevo già segnalato a Pocio un problema riguardo a questo blog, e qui lo ripropongo a voi tutti (spero che non vi disturbi questo OT). La navigazione in queste pagine risulta piuttosto lenta, in particolare lo scrolling e la scrittura di questo messaggio. Potete farci qualcosa?
Ciao!
@Herr Affe
RispondiEliminaCiao Herr Affe ;) bentrovato!
Saluto anche a CC e a Valatin!
Posso chiederti che Browser usi? io sia su Chrome che su firefox noto il sito molto scorrevole.. abbiamo scelto uno dei temi più semplici di blogger :/
cmq mandaci i problemi tecnici qui netbookteam [at] gmail . com
In questo periodo siamo tutti un po' occupati, potremo vedere la cosa più avanti però.
Ok laprox volta utilizzerò la e-mail da te segnalata.
RispondiEliminaUtilizzo Epiphany, ovviamente su eeepc 900 ;)
@Lazy ti consiglio di aspettare ad installare testing, perchè ti troveresti una stable e dovresti poi fare un avanzamento per rimanere al passo, quindi passa direttamente a sid, e se vuoi kde, prova aptosid (ex sidux) una sid basata su KDE, nn sentirai la differenza da debian, ma avrai già pronto kde (anche se io lo aborro XD)
RispondiElimina@ Valantin
RispondiEliminaSconsiglio SID a chi non sa utilizzare bene apt/aptitude.
Al massimo, conviene subito modificare il sources.list sostituendo "squeeze" con "testing", in modo da ritrovarsi, al rilascio stable di "squeeze", su "wheezy".
@Docsi su questo hai ragione, ma penso che aptosid per chi vuole una distro aggiornata e fullkde sia la scelta migliore, sopratutto se nn vuole intraprendere l'"impresa" dell'installazione di debian XD
RispondiEliminae poi prima o poi bisognerà imparare ad usarlo questo terminale :P
@Doc
RispondiEliminala mia era una battutta..
Cmq a parte questo i comandi di Debian non sono uguali a quelli di Ubuntu tipo in questo caso il no install reccomends?
Come software manager c'è Kpackegekit?
Se su Ubuntu installando Opera tramite .deb mi installa anche il repo su Debian come funziona?
RispondiElimina@ Valantin
RispondiEliminaConcordo sul memento di San Terminale!
Comunque, avevo provato in live Sidux e mi era parsa bellissima. Stamane ho anche scaricato aptosid.
Mi piace anche quel ceni, che consente di liberarsi con grande semplicità degli inutili networks manager.
@ Lazy
La tua è una domanda sbagliata.
Piuttosto, sono io a chiederti: i comandi di ubuntu sono uguali a quelli di Debian? ;)
Si hai ragione,ma cmq a me interessava la risposta,pongo un'ultima domanda visto che dopo cena mi metto ad installare sul pc desktop(ormai mi sono fissato),se installo kdebase ho notato anzi ho letto che poi i pacchetti si dividono in kdemultimedia etc. ma se io per esempio di multimedia voglio solo amarok e non dragonplayer installo solo Amarok giusto?
RispondiEliminaMi piacerebbe fare un'installazione base per plasmare da me la distro ma forse all'inizio è meglio full e poi magari purgo ciò che non mi interessa...
Anche se full(con la mia connessione 700MB circa)3 ore e mezza circa...ma sono disposto a fare la nottata :D
@ Lazy
RispondiEliminaIn guida consiglio di partire da uno dei seguenti metapacchetti: kde-plasma-desktop oppure kde-plasma-netbook.
Il passo successivo sarà o ricorrere al metapacchetto kde-standard oppure installare ad una ad una le dipendenze di questo, in base alle proprie esigenze.
Per conoscere le dipendenze di kde-standard, si consulti questa pagina: http://packages.debian.org/it/squeeze/kde-standard
Per ora vado di full,la standard va studiata meglio,ma come detto non ho tempo visto che ormai ho deciso di partire....
RispondiEliminaCi si sente da Deian Squeeze KDE :D
Mi sa che ho fatto una cavolata,al momento di scegliere e deselezionare l'ambiente grfico ho premuto invio ed è partito lo scaricamento dei pacchetti (3 h) ora il problema è che non so cosa sto scaricando e probabilmente alla fine mi ritroverò con Gnome...Tra l'altro durante la fase di installazione mi sono state poste domande strane su PAM,Kernel etc/fstab delle quali non si parla nella guida,io ho lasciato tutto come me lo proponeva(queste parti erano in inglese)...speriamo bene,cmq non c'è un modo per interrompere il download e ripartire?Stacco il cavetto?
RispondiElimina@ Lazy
RispondiEliminaSta scaricando gnome. Stacca tutto, se vuoi!
Per quelle opzioni, hai fatto bene a lasciare le impostazioni predefinite.
Fatto,ora sto installando kde-plasma-desktop,solo capire come usare il sudo per modificare il sourcelist mi ha portato via un quarto d'ora,ma non è meglio dare sudo ogni volta piuttosto che dare su e restare root?
RispondiEliminaNon so neanche se ho fatto nel modo più corretto ma cmq ha funzionato
@ Lazy
RispondiEliminaSe avessi letto la guida, avresti potuto sudare senza tanti sudori.... :|
Ancora l'ho usata poco ma ti espongo le mie prime impressioni considerando che ho scelto kde-standard e non full.Innanzitutto kde nonostante sia standard si porta dietro un sacco di cavolate(installa poche cose ma tra quelle poche...)si porta dei google gadget che non so da dove prende ed anche alcune cose di gnome tipo il tema di icone oppure il network manager,sono rimasto stupito dalla mancanza di gdebi già installato,è strano che proprio su debian i pacchetti deb non vadano al primo colpo,tra l'altro io ho installato gdebi-kde ma ancora non funziona.Per il resto mi manca un software manager per kde,ho installato synaptic ma è un pugno in un occhio e non è integrato come in kubuntu.Sicuramente potevo fare un'installazione migliore e sicuramente sono ancora molto ignorante ma queste sono le mie prime impressioni ed i miei primi problemi,aggiungo che il sistema cmq da una sensazione di maggiore stabilità e solidità anche se ad esempio il consumo di ram mi sa che è più o meno uguale a kubuntu,forse un pò meno.
RispondiElimina@Lazy
RispondiEliminaGestori di pacchetti per Debian KDE:
1) aptitude (installato di default)
2) adept
gdebi-kde non può non funzionare su debian: probabilmente, c'è qualche problema fra la sedia e il monitor del pc. ;)
gdebi-kde l'ho installato come si deve e 2 click li so fare,quando ho installato gdebi-kde si è portato dietro sudo,kde-sudo e gdebi-core se non sbaglio,forse manca qualche altra dipendenza..
RispondiEliminaPer gestore pacchetti intendevo un gestore grafico tipo kpackegekit,anche se tu avevi capito ciò che intendevo...spero che nell'aggiornamento della guida ci sia anche una parte più approfondita per kde...
@lazy
RispondiEliminaQuando usi gdebi-kde, prova ad usare la password di root e non quella di sudo. ;)
e' la stessa
RispondiElimina@ lazy
RispondiEliminaEnorme e colossale stronz***!
su ubuntula password per loggarsi e quella di root sono uguali,spero non sia proprio una questione di conflitto.le ho fatte uguali perchè tanto la mia è un installazione diciamo di battaglia per imparare non pensavo fosse importante e che mi creasse problemi,tra l'altro aggiungo che non so come mai non trovo il pacchetto da te indicato nella guida per i dischi ntfs-3g o una roba del genere,il primo dei due l'altro non ho controllato
RispondiElimina@lazy
RispondiEliminaControlla meglio!
Appena cercato:
~$ sudo aptitude search ntfs-3g
p libntfs-3g-dev - ntfs-3g filesystem in userspace (FUSE) lib
i libntfs-3g75 - ntfs-3g filesystem in userspace (FUSE) lib
i ntfs-3g - read-write NTFS driver for FUSE
ora sto in ufficio,cmq io avevo provato da # con # aptitude install ntfs-3g
RispondiElimina@ Lazy
RispondiEliminaAncora con ubuntu?!?!?!?
Per tutto il resto, c'è la guida: buona lettura e buona serata!
P.S.: so bene perché non riesci a trovare il pacchetto ntfs-3g, ma voglio lasciare a te il piacere di trovare la parte della guida fondamentale che non hai letto.
cmq tornando a ntfs-3g facendo la ricerca l'ho trovato anch'io come pocio,forse è già installato,cmq ora sto installando ntfs-config e sta andando....
RispondiEliminaFelice di ritrovarti qui Doc!
RispondiEliminaAvrei un consiglio da chiederti:
dopo i passati con Debian Sid+E17 (rimosso per momentanea infermità mentale) sare intenzionato a saltare a piè pari il passaggio alla Lince/Maverick in favore di una bella Debian Sid+Openbox ...sul 701 ci sono accorgimenti particolari/controindicazioni? Posso ancora utilizzare eee-control con la gestione direct-io e quindi avere le frequenze personalizzate?
Grazie in anticipo per la risposta!
P.S. Complimentoni per la guida, sei sempre il migliore :D
@ Aldo
RispondiEliminaLascia perdere eee-control, che non funziona dai tempi di jaunty sui celeron e ti fa credere di funzionare.
Nella guida trovi tutto quello che ti serve per installare debian con openbox (o gnome, o lxde, o fluxbox), ma, se vuoi fare in fretta, puoi installare il nuovo crunchbang slater che su debian squeeze si basa.
A breve uscirà una guida per crunch, che indicherà le (poche) differenze con questa ed a questa farà riferimento per le (tante) cose comuni.
L'amico che l'ha installata su un 701 ne ha dato un giudizio entusiastico, ed anche a me è piaciuta, sebbene l'abbia provata solo in live.
@Doc
RispondiEliminaCrunchBang 10 is coming... BEWARE!
Per quanto riguarda eee-control io sono giusto fermo ai tempi di jaunty (beh sono rimasto un pò indietro), quindi mi consigli gli eeepc-acpi-scripts?
RispondiEliminaIn effetti ero tentato anche da LMDE, però sarei più interessato ad una sid piuttosto che una squeeze...
@ Aldo
RispondiEliminaQui si consigliano SOLO le soluzioni native. E gli eeepc-acpi-scripts sono nativi, figli della mamma.
@Aldo Ramoness
RispondiEliminaSe non ricordo male il buon Phoenix Fire ha provato a sostituire il repo Testing con quello Unstable in LMDE e ne era soddisfatto!
il buon phoenix fire dopo qualche giorno di prove ha dedotto che se su LMDE i repo sid vanno benissimo capitano solo i problemi che ogni tanto capitavano in debian di qualche dipendenza non immediatamente soddisfatta
RispondiEliminail dubbio più che altro lo ho con il repo mint perchè finchè ha pochi software allora nn crea problemi ma man mano che si popolerà potrebbe dare origine a dipendenze strane (pacchetto nel repo basato sulla versione testing di un pacchetto ufficiale per esempio)
Dopo un paio di installazioni di Sqeeze con KDE posso dire di aver finalmente trovato un'ottimo tipo di configurazione di base partendo da kde-plasma-desktop kdm tra l'altro molti di questi pacchetti li ho appuntati se andando avanti mi rendo conto che la cosa va bene perfeziono la lista che volendo potrebbe servire ad integrare la guida,sempre con la tua supervisione...in caso invio una mail allo staff...
RispondiElimina@lazy
RispondiEliminaSe ci mandi un elenco, fai cosa gradita e sarai menzionato con onore in guida.
Nel frattempo, avevo aggiornato la guida, poiché mi ero reso conto che la sezione kde non era chiara.
In particolare, non si capiva che kde-plasma-desktop + kde-standard = kde-full, ovvero quello che non si voleva ottenere.
@Platone
RispondiEliminaTralasciando il discorso "italiano" (siamo in un blog su internet, ma evitiamo di fare scempio della nostra lingua), l'autore ha semplicemente ribadito quello che prevede la licenza CC di tutto il blog, licenza che puoi consultare tranquillamente qui: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/ in modo da poterti chiarire le idee. Cmq lieto che ti sia potuto far due risate alle 2 di mattina...
Caro signor Platone,
RispondiEliminanon sono un esperto di diritto, ma mi vanto di esserlo di Platone, molto più di quanto tu possa ritenere.
Quella nota è stata aggiunta per un motivo preciso e sarà presto tolta.
Io stesso, all'inizio, ammetto di essermi basato sulle wiki ufficiali, apportandoci, di mio, solo la pazienza di "metterle in bella copia" e di edulcorarle il più possibile per il grande pubblico.
Quello che mi darebbe fastidio sarebbe un copia/incolla tout court, ma nessuno può impedire a chicchessia di ispirarsi a questa guida e di scriverla a suo modo, nella sua lingua e nel suo stile.
Per il resto, per ogni reclamo, esiste una mail del nostro gruppo, facilmente reperibile. Puoi usarla tranquillamente! ;)
@ Platone
RispondiElimina1) Perché ti avevo detto che quella nota era stata aggiunta per un motivo preciso e che era mia intenzione di rimuoverla presto.
2) Perché, tra un impegno e l'altro, mi ero dimenticato di farlo.
3) Perché ora l'ho fatto e dunque le tue note perdono di significato.
4) Perché non è sgradito un atteggiamento meno provocatorio.
@ Anonimo
RispondiEliminaVeramente, non è stata cancellata e, se ci tenevi tanto a vedere la tua nota, bastava che ce lo dicessi.
Hai però ragione nel dire che ti avrei dovuto ringraziare per avermi "ricordato" di togliere quella sciocca nota.
Lo faccio ora, e spero non sia troppo tardi.
Ribadisco inoltre che, se vuoi, è semplicissimo ripristinare il tuo vecchio post, quello incriminato. Basta un fischio!
@Anonimo
RispondiEliminaP.S.: tra l'altro, erano state cancellate ANCHE le note di AlfiereNero e, soprattutto, quella MIA, che rispondeva chiaramente ai problemi da te sollevati, ma che non ha avuto l'onore di ricevere successivamente risposta.
Ora, la cosa è molto strana, se mi permetti: critichi in modo pesante una cosa scritta da una certa persona, questa persona ti risponde chiarendo, tra l'altro in modo tutt'altro che offensivo nei tuoi confronti, le sue motivazioni, ma poi non ti degni nemmeno di ribattere a questa stessa persona? Bah!
Quasi quasi ripristino tutti i post, in modo che i futuri lettori del blog possano vedere con i propri occhi chi è stato ad usare i toni più pesanti (ed è un eufemismo!) e chi invece ha saputo accettare le critiche per quanto esse hanno di buono.
@Anonimo
RispondiEliminaPiccola nota: le cancellazioni successive sono opera del sistema, quindi quel tuo post che hai sentito l'esigenza di riscrivere, non è stato cancellato da noi.
Ma dimmi: ho cancellato il post giusto?
Infine, la critica era giusta, forse i toni erano un po' pesanti, non credi?
Il post di AlfiereNero non l'avevo nemmeno letto con attenzione.
N.B.: non voglio "riuscire" a prenderti in giro, anche perché non ci sto nemmeno provando! Sicuramente, si è svolto tutto troppo velocemente.
@Anonimo
RispondiEliminaOttimo!
Per chiudere, come ti ho detto, la critica era più che giusta, ma ti avevo detto che quella nota era stata aggiunta per un caso specifico (che ovviamente tu non potevi conoscere...) e che era e voleva essere solo "temporanea".
Il tuo intervento ha contribuito ad accelerarne la cancellazione.
Circa i posts, sono stato IO, e me ne assumo la responsabilità, a cancellarli, ma hai pienamente RAGIONE nel dire che ho fatto male!
Sul momento, offeso dal tono delle tue parole (lo ammetto!), ho reputato giusto cancellare la nota che aveva scatenato la polemica e quindi la polemica stessa, perché non mi piace vedere, e che altri vedano, in contesti "pubblici" cose così pesanti e forse anche qualcosina in più...
Tuttavia, ora che ci siamo chiariti (o almeno spero), la polemica può rientrare a buon diritto, avendo essa oramai acquisito una nuova luce.
Quale luce? Quella di una polemica costruttiva, forse pesantina, ma costruttiva.
Possiamo dire che anch'essa contribuirà alla storia del blog.
Buona giornata anche a te!
Ragazzi, dormo fino a tardi e succede un casino :D
RispondiElimina@Platone:
Ciao, innanzitutto ti ringrazio, come volevi, perché la scritta in rosso non piaceva neanche a me. Non mi piaceva proprio perché come dice AlfiereNero ribadisce delle cose già chiarite qui stesso in basso, come puoi vedere te stesso. In più, era rossa, e benché io sia un comunistone il rosso risalta molto nello sfondo bianco.
Ora, come dice bene Doc, la scritta aveva uno scopo preciso, niente a che fare con te, che è stato raggiunto. E se ci tieni a saperlo, era stato deciso di toglierla prima del tuo intervento.
Per quanto riguarda i post cancellati, se veramente non hai avuto il tempo di premere F5 allora credimi, non è stato Doc. Ma è stato il sistema Antispam. E ti invito a dare un'occhiata qui. Dove spiega come funziona il sistema. Praticamente manda in Spam molti commenti, sopratutto se fatti velocemente uno dietro l'altro, dalla stessa persona, e poi ti basta solo aspettare che qualche amministratore lo tolga da Spam. Ora, la cosa è manuale, perché non riceviamo notifiche dei commenti andati in Spam. Inoltre, se uno veramente cancella un commento, questo non può venir ripristinato, non in blogger. Il fatto che i tuoi siano stati ripristinati conferma che in precedenza non siano stati cancellati.
Bene. Ora che questo è stato chiarito, vorrei soffermarmi sul tuo intervento. Una persona che alle 2 del mattino prende il nick di "platone" e inizia un commento con questa frase, "Complimenti per il gran bel lavoro, ma la nota in rosso fa davvero ridere!", non è altro che una persona con atteggiamenti da troll. E credimi, lo so perché io sono un troll di alto grado :).
Il fatto che tu ti chiami Platone ci fa capire che conosci e segui Doc da tempo, che stai ironizzando sul suo avatar. E il fatto che nella prima frase tiri in ballo la scritta in rosso fa capire che volevi discutere solo di questo.
Ora, senza rancori, io non so cosa sia happyweb né mi interessa, ma se leggi bene quel che c'è scritto nella nota "chi siamo", viene specificato che le guide sono proprietà dell'autore, e se l'autore decide di scrivere una scritta in rosso che chiarisce la licenza è in tutto il suo diritto, e se l'autore decide di cancellare certi commenti sul suo post perché pensa che lo stiano prendendo in giro ha altrettanto di diritto di farlo.
Come puoi vedere, Doc non è un fondamentalista, e ha ammesso che si è sentito un po' offeso. Ora che avete chiarito mi auguro che possiate discutere di cose tecniche e riguardante le guide, motivo per cui abbiamo lasciato i commenti aperti a tutti.
Ciao.
@Anonimo
RispondiEliminaConfermo quanto detto dall'anonimo, ma con una precisazione: non li avevo rimossi, ma solo messi nella cartella dello spam.
Il sistema, di conseguenza, ha messo in spam anche gli altri successivi.
Anche l''ultimo post, quello al quale sto rispondendo ora, era anch'esso finito in spam, ma io stesso ho provveduto a renderlo visibile.
Per me la storia è chiusa con quanto detto sopra, in cui ho ammesso la bontà di alcune cose dette dall'anonimo Platone, ma ho anche spiegato il motivo (giusto o sbagliato che sia, lascio a voi di giudicarlo) per cui avevo ritenuto opportuno rimuovere ogni traccia di questa pesante polemica.
Infine, ad maiorem dei gloriam, preciso che ho sempre sostenuto con gli altri collaboratori l'opportunità di filtrare in qualche modo i commenti degli utenti. Non si tratta di mancanza di democrazia, ma solo di una semplice considerazione: questo non è un forum, né un help desk, ma solo una piattaforma in cui si offrono guide il più possibile semplici, chiare e complete.
Per quanto mi riguarda, i commenti servono a poco o a nulla, se non propongono niente di fattivo, che possa contribuire al miglioramento della guida stessa.
Il commento dell'anonimo, a parte i toni, conteneva qualcosa di buono ed è servito a migliorare la guida. Di ciò, infatti, lo ringrazio!
Tuttavia, ripeto: le polemiche non mi piacciono e non vorrei nemmeno vederle qui sotto!
Anzi, se i diretti interessati mi autorizzassero, non mi dispiacerebbe cancellare tutta questa roba!
Ciao e buona giornata a tutti
@Anonimo
RispondiElimina:)
Hai esposto una critica alla guida e le tue critiche sono state recepite. Altri commenti che proseguano su questa linea di discorso, non favorendo la guida né al livello tecnico né a quello formale, è bene continuarli in forma privata, utilizzando la nostra mail. Che si trova nella nota bene qui in basso, nel form dei commenti.
Ciao.
spero che qualcuno proverà pekwm, nn vi troverete pentiti, è molto simile a openbox, ma è qualcosa di diverso di nicchia ma molto gradevole e personalizzabile
RispondiEliminaio sto ricominciando a conoscerlo dopo più di un anno di abbandono per via della necessità di un DE completo (nel mio caso GNOME)
se e quando avrò approfondito la sua conoscenza vedrò di proporre un articolo sulla sua configurazione ed uso, vedremo :P
@Valantin
RispondiEliminaCiao Valatin! Non avevo mai sentito parlare di pekwm, però ora che ci hai messo la pulce nell'orecchio qualcuno di noi sicuramente la proverà XD
Ma volevo dirti che se te la senti di scrivere qualcosa al riguardo sei benvenuto! ;)
posso chiederti un consiglio da principiante; il mio fstab è stato modificato nel modo seguente, però non ho capito come devono essere aggiunte le altre righe.
RispondiElimina# /etc/fstab: static file system information.
#
# Use 'vol_id --uuid' to print the universally unique identifier for a
# device; this may be used with UUID= as a more robust way to name devices
# that works even if disks are added and removed. See fstab(5).
#
#
proc /proc proc defaults 0 0
# / was on /dev/sda1 during installation
UUID=02c263e7-74f6-403a-a460-d992a05c410a / ext3 errors=remoun$
# swap was on /dev/sda5 during installation
UUID=fc1cc50c-f903-412f-9ed9-155cf54902ea none swap sw $
/dev/scd0 /media/cdrom0 udf,iso9660 user,noauto 0 0
/dev/scd0 /media/floppy0 auto rw,user,noauto 0 0
tmpfs /tmp tmpfs defaults,noatime,mode=1777 0 0
tmpfs /var/tmp tmpfs defaults,noatime,mode=1777 0 0
tmpfs /var/log tmpfs defaults,noatime,mode=0755 0 0
tmpfs /var/log/apt tmpfs defaults,noatime 0 0
CIAO DA GIPPIX
@ Gippix
RispondiEliminaNon capisco il problema: sembrerebbe che le righe le hai già aggiunte al posto giusto.
Piuttosto, cancella questa:
tmpfs /var/log/apt tmpfs defaults,noatime 0 0
Quali altre righe intendi aggiungere?
@Doc
RispondiEliminaNon ci fare caso, forse mi sono sbagliato..
Complimenti per il blog!!!
Cancello subito la riga che mi hai detto.
CIAOO
Ho trovato:
RispondiElimina#Entry for /dev/hda4
/dev/hda4 / ext3 defaults,noatime 0 0
Ciao da gippix
@Anonimo
RispondiEliminaE a che ti serve questa riga per montare / che hai già montato?
Bah!
Domanda domandina...
RispondiEliminaQuesto è il mio fstab:
# /etc/fstab: static file system information.
#
# Use 'vol_id --uuid' to print the universally unique identifier for a
# device; this may be used with UUID= as a more robust way to name devices
# that works even if disks are added and removed. See fstab(5).
#
#
proc /proc proc defaults 0 0
# / was on /dev/sda1 during installation
UUID=NUMEROIDCANCELLATOPERMETTERLONELBLOG / ext4 errors=remount-ro 0 1
Non ho ben capito cosa fare per togliere il journing..
Nel senso, come devo trasformare la riga dei punti di mount???
Grazie. ^^
@Drahenart
RispondiEliminaCiao Drahenart, per togliere il journaling puoi fare riferimento a questa guida: Ottimizzazioni SSD: Togliere il Journaling
Diciamo che ormai toccare Fstab è facoltativo, ora basta lavorare sul grub e sulla partizione.
Mi raccomando leggi tutto attentamente! :)
PS: se proprio vuoi mettere mano al fstab, la risposta alla tua domanda è: basta sostituire
UUID:serie-di-numeri
con
/dev/sdXN
@Santiago
RispondiEliminaGrazie mille..
Con Ubuntu avevo già utilizzato la stessa procedura ma con Debian non l'avevo mai provata (anche perchè non me la ricordavo).
Ottimo Blog, ma da Doc ed alcuni "amici" del forum di eeepc non potevo aspettarmi altro..
@ Drahenart
RispondiEliminaCorreggo quando detto da Santiago in un punto: NON SOSTITUIRE LO UUID CON /dev/sdNX!!!!!
È stata mamma debian ad imporre il passaggio automaticamente ed io me lo son visto arrivare e non bisogna disobbedire alla mamma!
Oh ma il babbo Arch ha i /dev/sdXN di default! :D
RispondiEliminaComunque per chiarire, Drahenart, un'anno fa c'era un bug che non permetteva di togliere il journaling e usare gli UUID nel fstab. Ora è stato corretto quindi non c'è bisogno di mettere mano al Fstab. Per lo meno quando l'ho provato con Karmic non c'era più bisogno. Quindi, come ho detto prima, è facoltativo.
A dirla tutta poi, forse con gli UUID è più sicuro, ma vabbe, certe distro usano gli /dev/sdXN perché è più comodo.
@Santiago
RispondiEliminaPerò, Arch usa grub, mentre Debian ha Grub2, se non ricordo male.
Ricordo benissimo il passaggio dal sistema Dev al sistema degli UUID: in pratica, è stato modificato lo fstab.
Tutto liscio come l'olio, anche su Sid.
@Doc
RispondiEliminainteressante, questa non l'avevo pensata. Siccome la Distro del Parroco ha sempre usato gli uuid, non ci avevo fatto caso.
Comunque sia, a suo tempo, avevo provato a cambiare gli uuid per /dev/sdNX, (con grub2) e che io ricordi non ho ricevuto errori. Certo, se la mamma l'ha cambiato una ragione ci sarà, quindi meglio lasciarlo così.
Oh, a meno che Drahenart non abbia voglia di far la cavia! hahahah
No grazie...
RispondiEliminaIl piccoletto è il mio pc principale (ed unico al momento) ed incasinare tutto il lavoro che ho su non è nei miei progetti.
XD
Comunque ho aggiornato l'fstab per l'ottimizzazione del disco e tolto il journig con la riga di comando apposita, dunque senza modificare l'UUID.
Grazie ancora per l'aiuto.
Ottimo Blog nonostante gli sproloqui letti in alcuni commenti.
Continuate così!
Ottimo come sempre Doc, ho ritrovato con piacere una guida del quale sentivo molto la mancanza!
RispondiEliminaCiao.
@ m0rphy
RispondiEliminaOvviamente, la tua collaborazione non è sgradita!
L'impegno è piccolo: se e quando hai qualcosa da scrivere, la scrivi; se no, non fai nulla!
Ciao
Grazie Doc, gentile e disponibile come sempre :)
RispondiElimina@Anonimo
RispondiEliminaGentilissimo signor Anonimo, non saranno più tollerati i Suoi interventi da troll in questo blog.
Questo non è, per fortuna, un forum, né tanto meno un forum come quello da Lei linkato.
Qui si offrono SOLO guide per gli utenti. Chi le vuole utilizzare, le utilizzi; chi vuole proporre miglioramenti e/o correzione alle guide stesse, è il benvenuto; chi invece non ha niente di meglio da fare se non inutili e sterili polemiche, è meglio che se ne vada da altre parti, poiché qui non abbiamo tempo da perdere.
Pretendiamo le Sue scuse, altrimenti provvederemo a studiare formule per interdiLe l'accesso a questo blog.
Vista la mancanza di risposta da parte dell'Anonimo, metto in spam il suo precendete (pseudo)commento.
RispondiEliminaAvverto inoltre che commenti inutili di alcun genere non saranno più accettati in futuro in questa pagina e che pertanto verranno automaticamente messi in spam, senza alcun preavviso.
Mi dispiace per i lettori onesti, ma qui non abbiamo tempo da perdere, soprattutto con le calunnie ed i calunniatori!
AGGIORNAMENTO
RispondiEliminaMigliorata la sezione relativa a Xfce.
AGGIORNAMENTO
RispondiEliminaAggiunto un importante tip per la Webcam.
Ho appena letto la polemica e giusto per sdrammatizzare volevo dire che il primo a dire che non mi piaceva la scritta rossa fui io :D Anche se ora non trovo più quel commento...
RispondiEliminaCmq a parte le sciocchezze ho scritto per chiedere del nuovo tip sulla webcam che in parte già conoscevo mentre non ho capito bene a che serve la parte che mi è nuova ovvero l'autosospensione USB...
@Lazy
RispondiEliminaCf. http://lists.alioth.debian.org/pipermail/debian-eeepc-devel/2010-February/003271.html
Quindi se non ho capito male serve a fare in modo che al riavvio non si riavii....
RispondiEliminaEccomi di nuovo qui a fare domande.. :P
RispondiEliminaHo dei dubbi sulla temperatura dell'eeepc e di conseguenza sul funzionamento della ventola...
Jupiter ed i vari sensori mi segnalano costantemente una temperatura che va dai 57° ai 65° anche se, effettivamente, al tatto non sembra poi così caldo.
Di conseguenza la ventola è sempre in movimento (viste le impostazioni del fancontrol che vi posterò alla fine), sono normali queste temperature (sia con batteria che senza e sia in powersaver che in maximum performance) oppure c'è qualcosa che non va?
Quali prove potrei fare?
fancontrol:
# Configuration file generated by pwmconfig, changes will be lost
INTERVAL=10
DEVPATH=hwmon0= hwmon1=devices/platform/eeepc
DEVNAME=hwmon0=acpitz hwmon1=eeepc
FCTEMPS= hwmon1/pwm1=hwmon0/temp1_input
FCFANS= hwmon1/pwm1=hwmon1/fan1_input
MINTEMP= hwmon1/pwm1=55
MAXTEMP= hwmon1/pwm1=70
MINSTART= hwmon1/pwm1=50
MINSTOP= hwmon1/pwm1=50
MINPWM= hwmon1/pwm1=0
MAXPWM= hwmon1/pwm1=255
Grazie dell'attenzione.
Walker_Boh.
@Luca
RispondiEliminaNon so nulla di jupiter e quindi non posso rispondere.
So solo che su alcuni modelli ci sono di questi problemi con la ventola. Verificato personalmente sul 1005pe di mio fratello: a detta dei sensori, valori assurdi e ventola a girare come pazzi, ma pc silenziosissimo e fresco.
Non so nemmeno dire se ci sia un problema con kernel/acpi o se siano dati reali.
Credo che mio fratello non si sia nemmeno impostato il fancontrol.
@Luca
RispondiEliminaCiao Luca!
Jupiter legge solo i sensori ed imposta i vari parametri. Io sul mio 901go lo uso, ma ho impostato manualmente il fancontrol ed in Powersave la ventola non parte mai.
Quello che però posso consigliarti è provare con un kernel più aggiornato, come diceva Doc ci sono alcuni modelli che hanno di questi inconvenienti.
Cmq sei fortunato, Melko ha il tuo stesso modello e potrebbe darti una mano...
Io ho un 1005HA, comunque non ho mai provato Jupiter (non è pacchettizzato sulle distro che ho e tra l'altro non ho nemmeno installato mono) però non ho problemi con la ventola, la temperatura d'inverno sta sui 49-54 gradi mentre d'estate sui 58-64 (senza fare niente di pesante s'intende)
RispondiEliminal'unica magagna che ho con la ventola è che secondo me non indica correttamente gli RPM ma comunque non influisce sul funzionamento.
@Melko
RispondiEliminaEsattamente quanto da me riscontrato sul 1005pe di mio fratello.
A dire dei sensori, la ventola andrebbe a millemila, ma non si sente alcun rumore ed il pc è freddino.
Insomma, pare che non riesca a leggere correttamente i dati, ma ciò non inficia in alcun modo il funzionamento della macchina.
Mio fratello ci ha messo un debian squeeze e, essendo entrato da poco nel mondo deb, non si è certo avventurato né in pinning, né, tanto meno, i repositories esterni.
Tra l'altro, non ha nemmeno il tempo di dedicarsi a questo genere di cose.
Tolto jupiter (visti i commenti non molto favorevoli e per alcune mancanze del programma stesso) ho deciso di mettere gli eeepc-scripts ma non funzionano..
RispondiEliminaHo verificato con l'applet di variazione di frequenza e pure ad utilizzare il primo pulsante argentato per spegnere il monitor... Nada.. Ovviamente neppure le notifiche.
Cosa posso controllare?
Ho un eeepc901go.
# For a description of the available settings, see
# /usr/share/doc/eeepc-acpi-scripts/examples/eeepc-acpi-scripts.default.gz
ENABLE_OSD='yes'
OSD_FONT='DejaVuSans 36'
ENABLE_OSD_BRIGHTNESS='no'
SOUND_LABEL=
SOUND_SWITCH=
SOUND_SWITCH_EXCLUSIVE=
SOUND_PREFER_MASTER=yes
SOUND_VOLUME_STEP=1
DETAILED_SOUND_INFO=no
VGA_ON='--auto'
LVDS_OFF='--off'
SUSPEND_METHOD=pm-suspend
SUSPEND_OPTIONS=--quirk-s3-bios
LOCK_SCREEN_ON_SUSPEND='yes'
LID_CLOSE_ACTION=
BLUETOOTH_FALLBACK_TO_HCITOOL='yes'
SOFTBTN1_ACTION='handle_blank_screen'
SOFTBTN2_ACTION='NONE'
SOFTBTN3_ACTION='handle_camera_toggle'
SOFTBTN4_ACTION='handle_shengine'
SOFTBTNSHE_ACTION='handle_shengine'
FnF_TOUCHPAD='handle_touchpad_toggle'
FnF_RESCHANGE='NONE'
FnF_BACKLIGHTOFF='handle_blank_screen'
FnF_VGATOGGLE='handle_vga_toggle'
FnF_TASKMGR='NONE'
FnF_MUTE='NONE'
FnF_VOLUMEDOWN='NONE'
FnF_VOLUMEUP='NONE'
PWR_CLOCK_AC=0
PWR_CLOCK_BATTERY=0
DEFAULT_SHENGINE_CONFIG=manual
SHENGINE_FORCE_ENABLE=1
@Luca
RispondiEliminaSul 901 gli eeepc funzionano perfettamente.
Non confondere lo SHE con l'applet di variazione frequenza di gnome e, per le notifiche, usa il conky o vai con i vari cat possibili ed immaginabili.
Non ricordo più come ho fatto ad ottenere le notifiche: è passato più di un anno e poi ho rimosso tutto, poiché non mi servivano.
Altro non so dirti, ma mi permetto di chiederti: perché hai installato Jupiter? Chi ti ha detto che avrebbe funzionato?
@Luca
RispondiEliminaCf. http://wiki.debian.org/DebianEeePC/Model/901
Ho voluto provare Jupiter vista la guida sul blog...
RispondiEliminaMa ho notato delle mancanze in questo "programma" (possibilità di spegnere la webcam, il card reader, ecc).
Stranamente però gli eeepcscript sembrano proprio non funzionare (vedi il mancato spegnimento del monitor premendo il primo pulsante argentato) e idem per le notifiche...
Provo a dare una lettura alla guida..
Ok, la variazione dello SHE funziona...
RispondiEliminaHo controllato il /sys/devices/platform/eeepc/cpufv come descvritto dal llink postato da dock...
Ora provo a capire come mai non vanno le notifiche...
Eventualmente vi faccio sapere così da renderlo noto a chi magari ha il mio stesso problema.
@Luca
RispondiEliminaIl primo tastino argentato a me funge su Gnome (lo uso spesso), non su lxde.
In guida do delle indicazioni (a memoria) sulle notifiche a video: prova se vanno.
Alla peggio, conkyzzati anche tu. Qui c'è una mia guida che contiene tutto quanto serve sapere.
Neppure io sono mai riuscito a far funzionare le notifiche...Se ci riesci, Luca, facci sapere!
RispondiElimina@Milozzy
RispondiEliminaRibadisco che io ho visto le notifiche, ma un annetto fa: erano carine, di colore verde e con un gradevole effetto!
Un'alternativa sarebbe crearsi degli script proprii. Non è cosa difficile, se si conosce un minimum di bash, e la guida di Melko è perfetta all'uopo.
@Doc
RispondiEliminaComunque, ecco le mie notifiche: http://img541.imageshack.us/img541/2845/schermatawv.png
@Doc
RispondiEliminaNon metto in dubbio che tu le abbia viste, ma come ti avevo già segnalato le istruzioni in guida non funzionano, manca qualcosa.
E anch'io uso e preferisco conky, ma ero curioso di vederle...e comunque conky non risolve il problema ma lo aggira solamente: è evidente che per molti una notifica a video è migliore.
Tra l'altro, il funzionamento buggato di conky con pcmanfm non aiuta in questo senso.
Concordo pienamente sulle notifiche "alla Melko"...ci sto pensando da tempo, ma non ne ho mai trovato voglia/tempo anche perchè, ripeto, per me conky è sempre conky :)!
@Milozzy
RispondiEliminaTutto ciò è strano. Anche Herr Affe vide le notifiche. Che sia un bug? In tal caso, andrebbe segnalato.
Come puoi notare, nella wiki linkata sopra all'amico danno le stesse mie indicazioni per le notifiche a video...
Ad ogni modo, ho aggiornato la mia guida del Conky, aggiungendo lo screenshot del risultato finale.
Ma infatti anche io lo ricordavo ed ero andato a colpo sicuro...boh!
RispondiEliminaSegnalazione: per tutti coloro che usano Openbox senza DE e sentono la mancanza di un'applicazione per visualizzare il calendario e fare da agenda, nonchè gestire i contatti, attività, note, consiglio di provare assolutamente OSMO (# aptitude install osmo) http://clayo.org/osmo/
RispondiEliminaSi tratta appunto di un'applicazione leggerissima dedita a queste funzioni, ma la cosa migliore secondo me (ed il motivo per cui l'ho installata) è la possibilità, tramite essa, di avere un calendario "alla gnome" anche su tint2 che a me mancava parecchio: con il tint wizard infatti sarà sufficiente associare il comando osmo -c al click (destro o sinistro a preferenza) sull'orologio e così avremo un calendarietto a comparsa: senza l'opzione -c invece partirà il programma completo.
Presumo che il problema sia "nell'invio" delle notifiche tramite il parametro "notify" del quale devo vedere da che libreria è gestito (la guida sugli script parlava di "notify-send" per mandare a video le varie informazioni) mentre l'eeepc-script utilizza appunto solo "notify".
RispondiEliminaAnche io mi ricordavo che funzionavano sulla debian-gnome... Comunque per ora mi sono riconkizzato. ^_*
A titolo informativo, su CrunchBang le notifiche verdi funzionano perfettamente. E' bastato installare il pacchetto indicato nel readme degli eeepc-acpi-scripts ed editare il config come indicato.
RispondiElimina@Doc
Gli eee-scripts non sono proprio rose e fiori, per abilitare l'hotkey del cambio di SHE bisogna editarli, almeno su 701/90X. Di default puntano a tasti che non ci sono...
@AlfiereNero
RispondiEliminaAlf, lo so benissimo: ti ricordo che possiedo un 701! ;)
D'altra parte, si deve anche dire che il 701 NON conosce lo SHE (da abilitare forzosamente), e lo stesso vale anche (forse) per il 900. Ad ogni modo, nessuno dei due modelli ha tastini dedicati per lo SHE e le info in guida sono ispirate a quanto suggerito da Herr, che possiede un 900 e non ha problemi con gli eeepc-acpi-scripts.
A questo punto, posso presumere che ci sia un'incompatibilità gra aosd-cat e libnotify o come si chiama? Bah!
per quelli a cui non vanno le notifiche: potete provare a riavviare il demone acpid?
RispondiEliminafate con il comando che piu vi aggrada (per esempio /etc/init.d/acpid restart oppure service acpid restart ecc) in base alla distro che avete... nel caso va bene anche un killall acpid (da root) e poi per farlo ripartire ridare acpid (sempre da root)
dopodiché provate le notifiche
sul 901go con arch avevo anche io quel problema poi di punto in bianco si è risolto misteriosamente XD, mentre prima con debian sid non avevo problemi
RispondiEliminavisto che melko non si è autopubblicizzato nel caso riavviando acpid le notifiche compaiono bisognerebbe provare a editare gli script aggiungendo
export DISPLAY=:0
come da sua guida
si infatti volevo prima verificare se il problema riguardi proprio quello,
RispondiEliminaquando avevo debian con gli acpi-eeepc-scripts ufficiali le notifiche inizialmente le avevo...
poi dopo un giorno o due (chissa forse qualche aggiornamento) e sono scomparse... allora pero non sapevo ancora quale potesse essere una causa perciò avevo lasciato perdere...
poi su altre distro mi sono accorto che succedeva lo stesso
nel caso riavviando il demone acpid le notifiche tornino a funzionare allora potete provare ad aggiungere
export DISPLAY=:0
anche se non so come sono fatti gli script di debian quindi non so se sia sufficiente.
Grazie per gli aiuti ma ho provato e purtroppo il problema non sta lì!
RispondiEliminaCon doc però abbiamo trovato un'altra possibile via: lui si ricorda che quando li provò gli si aggiunse aosd-cat alle applicazione d'avvio: a me non è accaduto.
L'idea è quindi: forse serve il servizio avviato? Purtroppo però, nonostante le googlate non riesco a trovare quale sia il comando esatto per lanciarlo...ho provato il semplice aosd-cat ma nel momento in cui premo la combinazione per lo she, il terminale mi restituisce "terminated"...
@Milozzy
RispondiEliminada quanto leggo gli script di debian possono avvalersi di vari mezzi per lanciare le notifiche:
su kde kdialog, per gnome gnome-osd-client e poi anche aosd_cat e dcop
non c'era un modo per scegliere come far andare le notifiche tipo ad inizio script?
RispondiEliminacmq per l'export l'hai inserito in tutti gli script che sparano notifiche??
@Phoenix Fire
RispondiEliminaCerto phoenix va modificato il file di configurazione degli script come da guida ed ovvimente l'ho fatto...
Riguardo l'export, capiamoci: tu e melko avete detto entrambi "nel caso riavviando il demone acpid le notifiche tornino a funzionare allora..." ma come dicevo sopra riavviare acpid non ha fatto funzionare nulla, quindi non ho aggiunto nessun export!
diciamo che se altre prove fallivano magari puoi provare anche quella via, se invece trovi soluzioni più "eleganti" meglio per te XD
RispondiEliminano infatti quello andava aggiunto solo se riavviando il demone acpid le notifiche avessero funzionato...
RispondiEliminapuoi provare a modificare il file dove c'è la gestione delle notifiche aggiungendo una riga per redirigere l'output su un file... cosi vedi se riesci a prendere qualche messaggio di errore
un saluto a tutti,
RispondiEliminaho installato, seguendo come un cagnolino, la guida di doc per debian,
per ora tutto ma ho un problemino, con il volume impostato al massimo il suono che ne esce è veramente basso, ha già installato i srips per eeepc ma più di tanto non si alza.
@faubab
RispondiEliminaNon sarebbe male conoscere il tuo modello.
Comunque, hai provato ad agire con gnome-alsamixer?
@Doc
RispondiEliminaciao, grazie per la risposta e la guida.
ho un asus 1000h e no, non ho provato gnome-alsamixer. cos'è?
@faubab
RispondiEliminaAllora non puoi aver problemi con quel modello.
Se hai eseguito pedissequamente la mia guida, l'hai installato. Non devi far altro che lanciarlo e.... capirai subito il da farsi.
In alternativa, potresti anche lanciare da terminale "alsamixer -c 0". Fa la stessa cosa, ma con un'interfaccia da terminale.
@Doc
RispondiEliminaok, provo, grazie mille.
AGGIORNAMENTO IMPORTANTE (12 NOVEMBRE 2010)
RispondiEliminaIn seguito all'importantissimo aggiornamento odierno degli eeepc-acpi-script, passati su Sid alla v. 1.1.11, ho modificato di conseguenza la guida.
Spero di non aver commesso errori e che le mie indicazioni siano corrette.
Doc, un appunto.
RispondiEliminaHo aggiornato gli scripts e modificando il file per assegnare la gestione dello SHE a fn+f6 (il mio modello non ha l'fn+space) ho notato una mancanza in guida: oltre alla modifica da te suggerita, sia con eeepc-acpi-scripts vecchi, sia con i nuovi, fa anche commentato la parte che assegnerebbe l'apertura del task manager a fn+ f6, in modo che diventi così:
# F6/F9 - 'task manager' key
# 00000012)
# if [ "${FnF_TASKMGR:-NONE}" != 'NONE' ]; then
# $FnF_TASKMGR
# fi
# ;;
ps. le notifiche non mi funzionano nemmeno con la nuova versione, nonostante abbia installati i pacchetti necessari
AGGIORNAMENTO 26 NOVEMBRE 2010
RispondiEliminaRimossi i riferimenti a Lenny e riscritta la parte introduttiva, con l'introduzione del Live CD installabile di Debian.
AGGIORNAMENTO 27 NOVEMBRE 2010
RispondiEliminaRiscritta la sezione relativa ad Xfce-
@Doc
RispondiEliminaBen fatto...sto ponderando se piallare il piccolo durante le prossime feste tra un panettone e l'altro, per sostituire l'attuale gnome (e ext3) con xfce (e ext4).
Ti segnalo solo una cosa già segnalata a suo tempo ad Alfiere: per avere gli hotkey del volume funzionanti è necessario il pacchetto xfce4-volumed.
scusate se sono fuori OT. ma avrei bisogno di una delucidazione. la mia ragazza ha un eeepc 1015PE e nell'istallare debian mi sono trovato nel dubbio, non risolto dai vari forum che risultano spesso discordanti, di quale partizione cancellare per crearne poi una estesa da dedicare alla distro, visto che ve ne sono già 4 e lei vuole mantenere il dual boot. Utilizzare la partizione EFI e dare addio al boot booster (sempre che vi sia solo quello su quella partizione), oppure utilizzare la partizione primaria da 127 GB che è quasi, e sottolineo quasi, vuota (sperando che non ci sia niente di importante per winzoz)? lo so che la cosa migliore sarebbe togliere tutto e via... però vuole così. grazie in anticipo e scusate ancora l'intromissione.
RispondiElimina@MDMkayakLucca
RispondiEliminaRisposta semplice ed univoca: usa la partizione che windows chiama D:
La partizione EFI non sarebbe sufficiente per un'installazione di qualsiasi S.O. (sono pochi mega), mentre l'altra, quella più grandicella, contiene un'immagine del s.o. installato dalla fabbrica e serve per il ripristino.
Mi meraviglio solo del fatto che nei vari forums non abbiano saputo risponderti! ;)
Ciao e benvenuto.
@MDMkayakLucca
RispondiEliminaP.S.: se il 1015PE è quello con 12 ore di batteria, allora è quello di mio fratello.
Ci ha messo debian e tutto è filato liscio come l'olio.
grazie per la risposta iperveloce... c'è chi sostiene che anche su D ci siano dati per il ripristino e non solo su quella invisibile da pochi gb. fosse stato mio il pc avrai provato nonostante quel minimo dubbio... ma poi se faccio casino la mia ragazza mi lascia ;-) grazie ancora
RispondiElimina@iosonofra
RispondiEliminaTi posso dire che sia io stesso (1000he) sia mio fratello (100boh!) abbiamo dovuto eradere quella partizione.
Ovviamente, infatti, essendo primaria, abbiamo dovuto formattarla in estesa.
Ma poi... scusami: prendi una live e guarda cosa c'è dentro quel d:!!!! Dalla live, vedrai tutto di tutto!
si si, ma infatti l'ho già fatto. ora non l'ho sott'occhio ma mi ricordo una cartella "system volume information" e un'altro file che sinceramente non ricordo
RispondiElimina@iosonofra
RispondiEliminaDunque, puoi eradere tranquillissimamente! ;)
@iosonofra
RispondiEliminail dubbio mi era venuto perchè un hp di mio fratello partizionato allo stesso modo aveva su quella partizione anche una cartella "boot". nel suo caso optai per crearmi spazio da quella partizione, eliminare la efi ed utilizzare lo spazio ottenuto per una partizione estesa
ok grazie mille ancora. procedo!
RispondiElimina@iosonofra
RispondiEliminaNon per farmi i fatti tuoi, anche se me li faccio, ma dimmi: poi, chi amministrerà questa debian? Tu o la tua ragazza?
Se la tua ragazza, ti consiglierei di restare su squeeze, per evitare divorzi all'italiana. :D
@Doc
RispondiEliminaok grazie... non voglio che impazzica... ;-) davvero molto molto gentile. alla prossima
@iosonofra
RispondiEliminaComunque, facci sapere come va e sono ben accetti suggerimenti per migliorare la guida.
AGGIORNAMENTO 12.12.2010
RispondiEliminaAntialiasing in Lxde ed altre correzioni minori.
AGGIORNAMENTO 14 GENNAIO 2011
RispondiEliminaModificato capitolo relativo alla creazione del pennino bootable per l'installazione.
AGGIORNAMENTO 24 GENNAIO 2011
RispondiEliminaModifiche importanti nella sezione OpenBox.
ciao,
RispondiEliminaho un eeepc 1015pem e funziona solo con crunchbang. Con debian sia gnome che kde non mi riesce a montare l'hd esterno (che è in fat32); ho cambiato fstab, o controllato le rules di hal (in kde): niente! da quello che ho visto sembrerebbe che tutti gli hd in usb li monti nella cartella /dev/cdrom0 e anche cambiando i permessi della cartella non succede nulla. Mi chiedo soprattutto perché in crunchbang sì e in debian con i de completi no... boh
@luca corsato
RispondiEliminaCiao Luca, posso chiederti quale versione di Crunch utilizzi? OpenBox o Xfce4?
@luca corsato
RispondiEliminaHal non c'entra niente!
Quasi di certo è un problema di "corrente elettrica". Consigli:
1) non usare la porta USB di sinistra
2) evita di montare dischi esterni a batteria
@AlfiereNero
RispondiEliminaintanto grazie: uso la statler con openbox
@Doc
RispondiEliminasospettavo che hal non avesse colpe (anche se kde non lavora ancora con hal?) sulla "corrente elettrica" non è il mio caso: l'hd non ha alimentazione (si "attacca" con l'usb) quanto all'usb di sinistra: non saranno mica scelte "politiche"?:-)
@luca corsato
RispondiEliminaSulla questione di Hal, vedi qua: http://wiki.debian.org/HALRemoval
Comunque, mi riferivo al problema dell'alimentazione da pc ad hard disk usb: in pratica, quando sei a batteria, il pc, per risparmiare corrente, alimenta di meno le porte usb, con conseguenze che facilmente puoi immaginare.
La porta di sx, per esperienza, è ancora più "debole" delle altre due.
Infine, precisazione: gli hd usb vengono montati in /media.
intanto sempre più grazie!
RispondiEliminaquesta info sull'alimentazione è utilissima (la inserirei da qualche parte nella guida, perché magari torna utile). Quanto a me, devo dire che non mi monta l'hd perché non ho i permessi oppure perché c'è stato un problema con hal (questo me lo dice su kde, ma avevo timore che potesse essere un messaggio di "default")... scusa la genericità, ma non ho sotto mano l'eee per essere più preciso
@luca corsato
RispondiEliminaÈ un bacarone di KDE, che ho visto, ma su cui non ti saprei aiutare poiché, come sai, evito questo DE come la peste.
Aspetta un aggiornamento o cerca info in rete, oppure rivolgiti a Gnome o Lxde/Openbox.
Non saprei dove inserire questa cosa dell'alimentazione, che tra l'altro non mi pare tanto "da guida".
@doc
RispondiEliminasempre ottimo. Grazie per l'impegno e la disponibilità... se ho novità ve le segnalo, ciao
NOTA IMPORTANTE DEL 6 FEBBRAIO 2011
RispondiEliminaStanotte è stata rilasciata Debian 6 Squeeze. Presto, tempo permettendo, modificherò opportunamente la guida.
Intanto, occhio se in passato avete fatto pinning!
E con Squeeze è nato anche qualcos'altro!
RispondiEliminaFate un saltino su http://www.debian.org/ ;)
auguri al neonato (o si dice neonata??)
RispondiEliminaciao! come da guida:
RispondiElimina"ATTENZIONE: Usando questo metodo ibrido, può succedere che il supporto USB sia memorizzato come CD/DVD per cui dopo l'installazione si riceve un errore nel riconoscimento dei supporti USB, per risolvere: editare il file /etc/fstab.
# nano /etc/fstab
ed eliminare la riga relativa al pseudo CD/DVD. Facendo ciò i supporti USB verranno riconosciuti correttamente"
ti riporto anche il link
http://guide.debianizzati.org/index.php/Netinst_su_usb
@luca corsato
RispondiEliminaGrazie della segnalazione, ma... vai a leggere il capitolo
Installazione del Desktop Environment > Preliminari ;-D
Ciao e a presto!
@doc
RispondiEliminaattento! non è da commentare in /etc/apt/sources.list ma in /etc/fstab!!
@luca corsato
RispondiEliminaAzz! Hai ragione!
Ho già modificato il file html. Al prossimo aggiornamento della guida!!!!
Ciao e ri-grazie!
@Doc
RispondiEliminati confermo che con la modifica dell' /etc/fstab funziona perfettamente sia in kde che in gnome
ciao e grazie a te e a tutti del blog
AGGIORNAMENTO 23 FEBBRAIO 2011
RispondiEliminaAdeguata la guida al rilascio di Squeeze ed aggiunta una ampia sezione iniziale descrittiva.
Grandioso aggiornamento Doc, complimenti!
RispondiEliminaDavvero precisissimo e completissimo, ho letto la nuova introduzione con molto piacere!
Mi permetto solo di dire che a mio parere sei un po' troppo pessimista riguardo la mole di aggiornamenti, forse reduce dal periodo movimentato del post rilascio ufficiale, soprattutto per quanto riguarda Testing... dove la mole di aggiornamenti è molto inferiore rispetto a Sid e tuttavia nemmeno con quest'ultima mi sono mai sentito obbligato ad aggiornare più di una volta al giorno, onestamente! Anzi, a dirla tutta, forse questo è il modo più veloce per beccarsi un bacarozzo!
ciao a tutti, leggevo su internet info su Debian e altre distro, e mi sono convinto sempre di più a installare Debian... c'è un piccolo problema... faccio la prima superiore indirizzo informatico e non so se sono in grado di fare una cosa del genere come configurarmi Debian da solo... cosa faccio? me lo consigliate?
RispondiElimina@Matteo
RispondiEliminaSe ci sono riuscito io, puoi farcela anche tu, a maggior ragione!
Non è uno scherzo: la guida è stata utilizzata con successo da amici quasi all'asciutto di linux.
Ad ogni modo, vale sempre il solito discorso: sbagliando, si impara!
@Matteo
RispondiEliminaproprio perché sei in prima superiore devi provare (non solo debian); approfitta e pensa che alla tua età (ho "solo" 35 anni) il pc era un commodore 64 che usavo con logo e giocavo a comporre musica con un sw chiamato "offerta musicale"... gioca con il pc e con debian e buon divertimento/apprendimento!
ok grazie... allora uno di questi giorni che non sono impegnato mi ci metto un poco su... grazie di tutto...caso mai se ho dei problemi chiedo a voi ok? :D
RispondiElimina@Matteo
RispondiEliminaAGGIORNAMENTO 19 MARZO 2011
- Aggiunta una sezione per i firmwares di alcune schede wireless
- Modificata la sezione dei preliminari, con due link rimandanti agli installer, rispettivamente, di Squeeze e Wheezy
- Aggiunta una sezione per l'antialiasing (visto che Alfiere tarda ad aggiornare la sua guida)
- Aggiunta NOTA importante nella sezione del fancontrol
- Correzioni minori
P.S.: ora Matteo non ha più scuse!!!
buongiorno a tutti! ho finalmente installato debian (installato non 1 ma 2 volte) tutto QUASI senza problemi... x quanto riguarda gnome ho installato pacchetto x pacchetto quello che mi serviva x avere meno roba possibile... ad oggi ho riscontrato un paio di problemi... innanzi tutto il network manager... io c'è l'ho..l'ho anche impostato all'avvio ma continua a nn farsi vedere... come posso fare? e poi volevo chiedere sapete qualcosa riguardo al multitouch su debian? c'è qualcosa che si può fare? no xk nn sarebbe male averlo xD
RispondiElimina@Matteo
RispondiEliminaMatteo, i "problemi" che lamenti sono tutti spiegati in guida.
Tutti noi usiamo il Network Manager e non abbiamo problemi con il multitouch.
@ Matteo
RispondiEliminaA parziale rettifica di quanto sopra detto, ti aggiungo che il multitouch può essere configurato agevolmente tramite l'apposito programmino di gnome per il mouse.
Ovviamente, lo xorgino non fa male.
a me il multitouch funzionava solo con windows... con linux (sia ubuntu che debian) mi da problemi... sulle impostazioni del mouse dove dici tu c'è l'opzione "scrolling con due dita" ma non si può abilitare... in giro leggevo che c'erano alcuni script, li ho provati ma con scarsissimi risultati...
RispondiElimina@ Matteo
RispondiEliminaLeggi il capitolo "Abilitazione dei taps della Touchpad tramite Xorg".
La prima cosa da capire è qual è la tua touchpad. Non sarebbe inoltre male conoscere il modello del tuo eeepc.
In questo modo, non ti posso proprio aiutare.
nn so qual'è la mia touchpad e nn mi ricordo esattamente il modello del mio eeepc u.u .... c'è modo di saperlo magari attraverso terminale?
RispondiElimina@ Matteo
RispondiEliminaScusami, ma.... hai letto quel capitolo della mia guida? Se l'avessi letto, avresti già potuto sapere quale touchpad monta il tuo eeepc.
Circa il modello dell'eeepc... beh!... DI NORMA c'è un adesivo attaccato da qualche parte del portatile stesso. Altrimenti, se hai un attimo di pazienza, posso accendere la mia palla magica di vetro e te lo dico subito quale pc hai! ;-)
Ora, sto lavorando e poi dovrò scrivere un articolo in inglese. Non ti potrò seguire ulteriormente, ma confido nel fatto che avrai la pazienza di leggere questa guida, che contiene tutto quello che serve sapere.
si la guida l'ho letta, il modello del touchpad è: SynPS/2 Synaptics TouchPad
RispondiEliminax il modello del pc nn vedo etichette... ho letto nella vostra guida di aprire un file e copiarci su della roba...l'ho fatto ma nn succede niente...
@ Matteo
RispondiEliminaDunque, non hai una elantech...
Poco male, ti rimando alla wiki ufficiale (http://wiki.debian.org/SynapticsTouchpad#Debiansqueeze.2Ckernel2.6.32-4andlater.2CXorg7.5), linkata in guida.
Ovviamente, una volta creato lo xorg, è cosa buona e giusta riavviare X.
@Doc
RispondiEliminaPiccolo appunto per quanto riguarda la gestione dello SHE su 701/90X: al posto di editare il file hotkeys.sh consiglio di agire direttamente su eeepc-acpi-scripts inserendo la stringa 'handle_shengine' in corrispondenza dello shortcut che si desidera.
Una cosa del genere:
SOFTBTN1_ACTION='handle_blank_screen'
SOFTBTN2_ACTION='NONE'
SOFTBTN3_ACTION='handle_camera_toggle'
SOFTBTN4_ACTION='handle_shengine'
In questo caso uso il quarto tasto argentato.
@ Alf
RispondiEliminaPerché? Esistono i tastini argentati nel 900? Nel 701 non ci sono!
Dammi maggiori ragguagli ed eventualmente aggiorno la guida.
@Doc
RispondiEliminaIn effetti ho testé scoperto che l'unico modello tra i 701/90X con i tastini argentati è il mio 901go... :D
Tastini argento a parte, il mio è solo un esempio, in linea di massima trovo sia più facile editare eeepc-acpi-scripts piuttosto che hotkeys.sh, anche perchè si può scegliere l'associazione al tasto Fn preferito...
@ Alf
RispondiEliminaNon funzionerebbe, poiché il 701 ed il 900 non hanno i tastini argentati, identificati con il codice SOFTBTNx.
La mia guida, infatti, parla di 701 e di 900.
@Doc
RispondiEliminaDoc, lascia perdere per un secondo i tastini argentati.
In guida indichi la combinazione Fn+F6, che in eeepc-acpi-scripts è (sul 901go)
FnF_TASKMGR='NONE'
Basta rimpiazzarlo con:
FnF_TASKMGR='handle-shengine'
Dovrebbe essere sufficiente...
Confermo, il metodo proposto da Alfiere sul mio 900 funziona!
RispondiEliminaAGGIORNAMENTO 15 MARZO 2011
RispondiEliminaTestata ed inserito in guida il tip di AlfiereNero, che ringrazio.
Il mio sistema utilizza, in genere, libnotify senza problemi. Per il SHE, però, non va, e ho dovuto installare aosd, che spesso mi si sovrappone ad altre notifiche (per esempio se alzo e abbasso il volume. Cosa fare?
RispondiElimina